“Non c’è percezione della gravità della situazione”, riflette il ministro della Transizione ecologica. “I rischi non saranno fra sei generazioni ma ora, riguarderanno i bambini che stanno uscendo da scuola”
ROMA – Sull’emergenza climatica e la necessaria transizione ecologica verso una maggiore sostenibilità “la gente non ha ancora un filo logico, non ha capito cosa ci stiamo giocando”. Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, lo dice rispondendo alle domande nel corso della sua audizione, in videoconferenza, alle commissioni congiunte Industria, Attività produttive e Ambiente di Senato e Camera sulle linee programmatiche del suo Dicastero.
Infatti “i rischi non saranno fra sei generazioni ma ora, riguarderanno i bambini che stanno uscendo da scuola“, dice Cingolani ripetendo uno dei suoi leit motiv, quindi “dobbiamo fare un discorso molto approfondito con scuola e ricerca, con i relativi ministeri, perche c’è un elemento di formazione e comprensione molto importante”.
Da questo punto di vista “c’è “un mio impegno personale con Bianchi e Messa”, dice il ministro, riferendosi ai colleghi ministri titolari di Scuola e Università, per “spiegare a bambini e genitori, e ai lettori di giornali e ai giornalisti” la situazione, perché “fuori di qui non c’è percezione” della gravità della situazione.
fonte «Agenzia DiRE» e l’indirizzo «www.dire.it». Roberto Antonini