Dopo l’incontro con le Regioni, il presidente del Consiglio ha rassicurato sull’arrivo delle dosi e sul funzionamento della campagna vaccinale: “Dobbiamo guardare al futuro con ottimismo e iniziare a programmare le aperture”
ROMA – Entro luglio tutta l’Europa avrà raggiunto l’immunità dal Covid. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, durante l’incontro con le regioni. Per quanto riguarda le forniture dei vaccini per i prossimi mesi la Commissione europea ha assicurato, ha detto Draghi, che le dosi dovrebbero essere più che sufficienti per raggiungere l’immunità per il mese di luglio in tutta l’Europa.
Guardare al futuro con ottimismo e iniziare a programmare le riaperture per dare speranza al Paese. È il ragionamento che Draghi ha esposto durante l’incontro con le regioni. Nell’intervento introduttivo Draghi è tornato su una frase pronunciata in Parlamento nei giorni scorsi: soltanto attraverso un sincero rapporto di collaborazione tra Stato e regioni si riuscirà a vincere questa battaglia. C’è il comune impegno ad assicurare non solo la sicurezza e la salute, ma anche la ripresa dell’attività economica.
Il presidente Draghi ha rinnovato l’invito a iniziare a guardare al futuro con ottimismo, sottolineando come la campagna vaccinale stia andando migliorando continuamente e rapidamente. Gli obiettivi prefissati per aprile e maggio, in riferimento alle forniture di vaccini e al numero delle vaccinazioni, pari al mezzo milione di vaccinati al giorno, non sembrano più così lontani.
Draghi ha ribadito che lo Stato farà di tutto per rispondere alle esigenze delle regioni, anche con riferimento al tema delle carenze di personale. “Questo è l’atteggiamento del governo- ha detto Draghi- aiutarvi a raggiungere gli obiettivi che sono di tutti noi”. Per Draghi “occorre ridare speranza al Paese, pensando a programmare e alle riaperture. Bisogna cominciare ad aver di nuovo il ‘gusto del futuro’. Occorre uscire da questa situazione di inattività. Sono certo che, tutti insieme, raggiungeremo qualunque obiettivo. Questa è la mia certezza, non è una speranza né un pronostico”.
Antonio Bravetti. fonte «Agenzia DiRE» e l’indirizzo «www.dire.it»