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ASD Nomentum – la parola a Mister Bacich

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Abbiamo il piacere di intervistare Mister Jury Bacich.

I tuoi inizi nel mondo del calcio?

L’amore per il calcio l’ho ereditato da mio padre, grazie a lui ho calpestato i campi da calcio fin da piccolissimo. Ho iniziato la scuola calcio a 8 anni al Monterotondo Scalo, per poi approdare a 16 anni al Fiano Romano e rimanerci per 10 stagioni. È proprio qui che mi sono formato maggiormente, trascorrendo delle stagioni indimenticabili e lasciando parte del mio cuore.

Gli inizi da allenatore ?

Dopo l’avventura da calciatore ho avuto bisogno di allontanarmi un po’ dal calcio, per poi ritrovarlo 4 anni fa, quasi per caso, a guidare un gruppo di ragazzi nel Real Monterotondo Scalo, dove trascorro 2 anni meravigliosi e lì, capisco, che quel mondo può ancora regalarmi grandi emozioni.

Attualmente dove stai allenando?

Ora sono al Nomentum Calcio del Presidente Simone Ruggeri,dove ho trovato un ambiente voglioso di fare, tanta qualità e professionalità , dove il ragazzo viene prima di tutto.

Come vivi lo sport quindi il calcio Jury ?

Vivo il calcio in modo intenso, passionale, che va oltre il dare un calcio ad un pallone. Ritengo gli sport di squadra molto educativi per la crescita di un ragazzo. Far parte di un gruppo sentirsi un anello di una catena, poter rapportarsi con diverse persone credo sia un’ ottima palestra per il corso della loro vita.

Il ruolo dell’istruttore per Jury qual’è?

Noi istruttori spetta un compito delicato, quello di mettere tutti nelle condizioni di esprimersi far sentire tutti parte di un puzzle. È molto importante riuscire a creare empatia, saperli ascoltare e saper comunicare, creare un ambiente sereno dove il loro primo diritto è quello di sbagliare.

Sappiamo che hai finito un corso?

Si esattamente ho appena terminato il corso allenatore “Licenza C”. È stato un percorso molto duro, riuscire a coordinare tutto non è stato facile, 4 mesi molto intensi, ma ne è valsa davvero la pena. Avere avuto la possibilità di prendere insegnamenti da professori è stato un grande privilegio. Mi hanno lasciato molti spunti sul quale riflettere , capire come diventare l’istruttore che voglio essere.  È stato un momento molto importante per la mia crescita personale, un’ emozione davvero forte e positiva.