Trevi Nel Lazio, Grazioli: “Incomprensibile il voto contrario dell’opposizione per liberare tutte le abitazioni degli Altipiani di Arcinazzo dal demanio civico”
Da un’analisi trasparente, la dichiarazione di voto espressa nell’ultima seduta consiliare a Trevi Nel Lazio del gruppo di minoranza “Unione e Cambiamento” a firma del capogruppo Vincenzo Cecconi, in relazione alla delibera per gli usi civici e la relazione al PRG, lascia grande sconcerto. La minoranza polemizza sui lunghi tempi per l’approvazione del PRG dando la colpa all’Amministrazione Grazioli. Il solito comportamento dell’opposizione a cui la comunità trebana è abituata: mistificare i fatti, fornire chiacchiere false e scaricare le colpe su altri, perché l’unica verità deve essere quella della minoranza di “Unione e Cambiamento”, con l’ossessione di saper tutto e di dover primeggiare in qualsiasi discussione. “L’iter legato al PRG di Trevi Nel Lazio -afferma il Sindaco Silvio Grazioli- è stato da noi ripreso nella scorsa legislatura, dopo che per 5 anni, periodo durante il quale Cecconi era Assessore, era rimasto tutto fermo. Il PRG è stata da subito una nostra priorità, la regione aveva chiesto con una nota ufficiale del 2013 di adeguare il piano ai PTP regionali e di integrare le parti mancanti del piano. Tale necessità ha obbligato la nostra amministrazione ad affidare l’incarico ad un nuovo architetto, il quale si è attenuto rigorosamente alle prescrizioni della regione. Nel 2017 la regione ci ha chiesto di fare la VAS (Valutazione Ambientale Strategica) ormai imprescindibile secondo la valutazione della regione, indipendentemente dal fatto che il piano era stato adottato precedentemente al 2010, inoltre ha chiesto di riaggiornare il parere geologico e quello degli usi civici. L’amministrazione ha provveduto a fare la VAS, solitamente ci vogliono tre anni, mentre ci abbiamo messo solo sette mesi, ed abbiamo ottenuto l’aggiornamento del parere geologico. Per ciò che riguarda il parere dell’uso civico abbiamo portato nel consiglio la relazione dell’analisi del territorio per ottenere l’aggiornamento del parere regionale, ed inaspettatamente ed incomprensibilmente l’opposizione ha votato contro, cercando di giustificarsi con una dichiarazione di voto che rappresenta invece la testimonianza di una posizione ingiustificabile, dimostrando così poca sensibilità verso la comunità in particolare quella degli Altipiani di Arcinazzo, che invece esulta per questo importante passo, con il quale non solo si compie una tappa di avvicinamento verso l’approvazione del piano regolatore, ma anche il procedimento per togliere gli usi civici dagli Altipiani, e liberare quindi, tutte le abitazioni dal demanio civico”.