Sedici leader Ue condannano “le minacce ai diritti fondamentali e in particolare al principio di non discriminazione in base all’orientamento sessuale”
ROMA – “L’odio, l’intolleranza e la discriminazione non hanno posto nella nostra Unione. Ecco perché, oggi e ogni giorno, sosteniamo la diversità e l’uguaglianza Lgbti in modo che le nostre generazioni future possano crescere in un’Europa di uguaglianza e rispetto”. Così Palazzo Chigi su twitter, a commento della lettera dei leader di sedici paesi europei alla presidente della commissione Ursula von der Leyen, al presidente del consiglio europeo Charles Michel e ad Antonio Costa per il semestre di presidenza portoghese in occasione dell’International Lesbian Gay Bisexual and Transgender Pride Day del 28 giugno.
“In occasione della celebrazione del Pride day il 28 giugno, alla luce delle minacce ai diritti fondamentali e in particolare al principio di non discriminazione in base all’orientamento sessuale, esprimiamo il nostro attaccamento ai nostri valori fondamentali comuni sanciti dall’articolo 2 del trattato dell’Unione europea”, scrivono i sedici leader Ue, che tuttavia non citano esplicitamente le norme discriminatorie varate dall’Ungheria.
Alfonso Raimo fonte «Agenzia DiRE» e l’indirizzo «www.dire.it»