Nel caso di specie non avrebbe i poteri per agire come vorrebbe
ROMA – La strada di un’ordinanza contingibile e urgente da parte di Virginia Raggi, nella sua veste di sindaca della Città Metropolitana di Roma, per riaprire la discarica di Albano e inviare lì i rifiuti trattati della Capitale “non è percorribile“. La “perplessità” che sa tanto di bocciatura all’atto annunciato dalla sindaca di Roma è contenuta in un parere dell’avvocatura della Città Metropolitana. Secondo quanto è in grado di ricostruire l’agenzia Dire, per i legali della ex Provincia la legge non assegna alla Raggi le competenze per redigere un’ordinanza con poteri commissariali. Insomma, la sindaca della Città Metropolitana di Roma nel caso di specie non ha i poteri (riconosciuti invece al presidente della Regione o al sindaco del Comune che ospita la discarica, in questo caso Albano) per agire come Raggi vorrebbe, sia in base a quanto previsto dal Testo Unico dell’Ambiente sia, più recentemente, in base a quanto emerso nella sentenza del Consiglio di Stato sull’ex Ilva. E oltre a ciò anche per un banale conflitto di interesse visto che, a differenza dei presidenti delle province, la sindaca della Città Metropolitana di Roma coincide in maniera praticamente automatica con la prima cittadina della Capitale.
Marco Tribuzi. fonte «Agenzia DiRE» e l’indirizzo «www.dire.it»