A Bologna l’associazione Follow the bunny ne ha salvati 70 nell’ultimo anno: “Le persone hanno adottato questi animali come passatempo durante il lockdown e poi li hanno abbandonati”
BOLOGNA – Vito e Rosetta li hanno trovati in un giardino a San Lazzaro. Magrissimi. Vito faceva addirittura fatica a tenere su la testa. Dopo alcune settimane, e una cura a base di vitamina C e verdure fresche, si è completamente ripreso: è cresciuto e con Rosetta ha trovato una nuova famiglia. Anche Giacomino era messo malissimo, lasciato dal veterinario con la prospettiva di essere soppresso: anche lui oggi, dopo un’operazione che l’ha rimesso in salute, ha una nuova casa in Trentino. Sono solo alcuni dei piccoli roditori, conigli e cavie peruviane (i porcellini d’India, per intendersi), salvati a Bologna dall’associazione Follow the bunny in un’estate segnata dal fenomeno degli abbandoni, cresciuto esponenzialmente con la pandemia.
Perché a essere lasciati per strada non sono solo cani e gatti, ma anche tanti altri animali domestici, adottati con leggerezza per avere compagnia nelle lunghe settimane di lockdown e poi diventati un peso di cui sbarazzarsi, una volta tornati alla (quasi) normalità. “Gli abbandoni di porcellini d’India e conigli sono aumentati tantissimo. Non abbiamo mai fatto così tanti recuperi come quest’anno, siamo già quasi a 70 animali. Ci chiamano continuamente per avvistamenti, ma non abbiamo abbastanza rifugi“, spiega la presidente di Follow the bunny, Mirella Zani, ricordando che l’assistenza agli animali abbandonati viene fatta esclusivamente su base volontaria da membri dell’associazione che si fanno carico dell’accoglienza e delle cure, sostenute con i fondi raccolti con le iniziative di solidarietà, le lotterie e le donazioni fatte da chi adotta i cuccioli in cerca di famiglia.
“Quest’anno abbiamo visto di tutto: ci sono state persone che hanno adottato un secondo coniglio per far compagnia a quello che già avevano e poi li hanno restituiti entrambi. Ci è capitato di salvare delle coppie, abbandonate perché la femmina era gravida. In via Nazionale a Pianoro abbiamo recuperato un gruppo di quattro cavie, due maschi e due femmine. Le persone hanno adottato questi animali come passatempo durante il lockdown e poi li hanno abbandonati. Gli anni scorsi, i recuperi cominciavano nel mese di maggio, quest’anno da febbraio non ci siamo mai fermati”, spiega Zani. Peraltro, spesso si tratta di animaletti ammalati o feriti. Conigliette e cavie vengono abbandonate spesso perché in dolce attesa: una ragazza si è rivolta a Follow the bunny per due cavie (la femmina incinta) che le sono state affidate e che i padroni non sono più andati a prendere. Il coniglio Cester è stato preso in carico dall’associazione dopo una caduta del terzo piano, in cui cui ha riportato una frattura del femore. Molti, lasciati ai bordi delle strade, vengono investiti.
Altri sono difficili da recuperare: proprio in questi giorni è arrivata la segnalazione di una mamma porcellino d’India con tre cuccioli abbandonati in una fabbrica a Bologna che non si sa come fare a salvare. Il coniglio Brandolino era stato lasciato in mezzo all’immondizia in via della Certosa, Tom si aggirava da solo in mezzo alle auto di una concessionaria in via Mattei. “È un disastro. Purtroppo le persone non si rendono conto che questi animali hanno bisogno di molte attenzioni. Pensano che siano animali semplici da gestire, ma hanno bisogno di cure, attenzioni e spazio come cani e gatti”, conclude Zani.
fonte «Agenzia DiRE» e l’indirizzo «www.dire.it». Vania Vorcelli