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Referendum cannabis, in due giorni raccolte 220mila firme

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È scontro tra Fratoianni e Gasparri: “Un passo avanti nella strada dei diritti e del progresso”. “No, una follia”

ROMA – “Sono 220mila firme in 48 ore. La campagna per il referendum sulla cannabis non necessita di ulteriori commenti, bastano le cifre. Sono certo che in Parlamento terranno conto di questo dato impressionante, contro le ipocrisie, contro le bugie, contro il fallimentare proibizionismo che ci portiamo dietro da più di quaranta anni”. Lo dice Giuseppe Civati, fondatore di Possibile e tra i promotori della raccolta firme per il referendum sulla cannabis.

FRATOIANNI: “RISULTATO INCREDIBILE”

“Incredibile: oltre 220mila firme in 48 ore per il referendum cannabis. Solo questo è un risultato straordinario. Una grande prova di partecipazione e democrazia”. Lo scrive su Facebook Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, del comitato promotore del referendum. “È la dimostrazione che cittadine e cittadini sono molto più avanti di quella politica vecchia e stantia, che non sa fare altro che ripetere banalità e menzogne per impedire al nostro Paese di fare qualsivoglia passo in avanti lungo la strada dei diritti, della civiltà e del progresso. In questo caso come per il ddl Zan o lo ius soli. Quindi ora l’obiettivo è andare avanti con forza – conclude Fratoianni – e raggiungere le 500mila firme entro il 30 settembre. Sono convinto che ce la faremo, con buona pace della destra dei vari Gasparri, Salvini ed affini”.

GASPARRI: “REFERENDUM FOLLE, ATTACCHI DI FRATOIANNI COME UNA MEDAGLIA”

Al segretario di SI ha replicato, a stretto giro di posta, proprio il senatore Maurizio Gasparri di Forza Italia: “Gli attacchi di Fratoianni sono per noi medaglie al petto. Vuole droga legale, ius soli e legge Zan. Tutte cose sbagliate e dannose. In particolare il referendum sulla droga libera è una follia mentre ci sono persone che, rovinate dalla cocaina, accoltellano bambini nelle strade di Rimini. Più droga vuol dire più violenza, più crimini – prosegue Gasparri – Bisogna aiutare chi cade in quel gorgo ad uscirne non condannarlo a vita alla autodistruzione. I propositi di Fratoianni e degli altri sostenitori del referendum sono devastanti ma li sconfiggeremo come è già successo nel passato. Stiamo organizzando una poderosa rete della vita contro la morte. E le ragioni della vita prevarranno contro chi vuole la droga libera e la distruzione alle persone”.

VITO (FI): “LA RAI FACCIA INFORMAZIONE SUL REFERENDUM”

Ma all’interno di Forza Italia non tutti la pensano come Gasparri. Il deputato azzurro Elio Vito, sostenitore del referendum, ha scritto al Presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai, senatore Barachini, “per rappresentare che è in corso, tra le altre, la campagna di raccolta firme per il referendum abrogativo delle norme penali ed amministrative sulla Cannabis e che tale iniziativa, a differenza delle altre, è l’unica per la quale, allo stato, il termine della raccolta delle firme, è fissato all’ormai prossimo 30settembre”. Considerato che “assume, pertanto, grande rilevanza il tema della necessaria, tempestiva e corretta comunicazione che il servizio pubblico è tenuto a dare ai cittadini, ai fini della completezza dell’informazione, anche su questa iniziativa referendaria e sulle particolari modalità di sottoscrizione della richiesta (sul sito referendumcannabis.it)”, prosegue il deputato Vito, “ho sollecitato al Presidente Barachini un suo pronto intervento, e della Commissione che presiede, presso la Rai, concessionaria del servizio pubblico, affinché il diritto all’informazione possa essere garantito pure in questa occasione”.

 fonte «Agenzia DiRE» e l’indirizzo «www.dire.it». Antonio Bravetti