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Alla Festa del Cinema di Roma il film su Open Arms, Camps: “Da processo Salvini speriamo giustizia”

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‘Mediterraneo’, diretto da Marcel Barrena, nella Selezione Ufficiale della kermesse. Il regista: “In Spagna ha fatto arrabbiare i fascisti, vuol dire che siamo dalla parte giusta”

ROMA – Se si pensa al nome Open Arms alla mente tornano immagini di barconi affollati da persone in fuga da una madre patria spesso amata ma che, traditrice suo malgrado, non ha più nulla da offrire e nella quale spesso restare equivale a rischiare la morte. Così si corre un altro rischio, anche peggiore, quello di affrontare le acque di un mare che possono portare a un nuovo inizio o a un triste epilogo, o, come la maggior parte degli italiani ricorderà, a uno stand by in attesa di sapere cosa ne sarà della propria vita. È quello che è successo nel 2019 quando a 147 migranti a bordo di un’imbarcazione Open Arms fu impedito l’attracco nel porto di Lampedusa, episodio per il quale Matteo Salvini, allora ministro dell’Interno, è stato rinviato a giudizio per sequestro di persona.

“Riguardo al processo di Salvini, speriamo venga fatta giustizia. Crediamo che fu inflitta una sofferenza non necessaria a moltissime persone per molti giorni. Questa sofferenza si sommava a percosse, fame, schiavitù e non era necessaria. Tanto meno per una campagna politica o elettorale”, ha dichiarato Oscar Camps, fondatore di Open Arms oggi alla Festa del Cinema di Roma per la presentazione del film ‘Mediterraneo‘ nella Selezione ufficiale della kermesse. Diretta da Marcel Barrena, la pellicola racconta la sua storia e cosa lo abbia spinto a fondare la ong che dal 2015 a oggi ha salvato la vita di migranti in fuga in mare verso un futuro migliore.

“Nessuno dubita che abbiamo un problema con l’immigrazione, ma ce l’hanno i politici e gli intellettuali, non noi. Noi abbiamo il nostro lavoro, che è salvare le vite in mare. Se per i politici è un problema trovino una soluzione, che per noi non è lasciare morire le persone in mare e pensare che questo dissuaderà altri dal venire. Questo è un discorso malefico, perverso. Open Arms è una risposta cittadina, siamo cittadini normali appoggiati da mille cittadini che pensano che tutto ciò non è giusto. La soluzione arriverà tra due decadi quando educheremo politici capaci di compromettersi per trovare una soluzione, non politici mediocri che vogliono avere una legislatura tranquilla e accumulare il più possibile”.

 BARRENA: “IN SPAGNA IL FILM HA FATTO ARRABBIARE I FASCISTI, BENE”

“Abbiamo avuto la fortuna che il film ha emozionato chiunque l’abbia visto. Nelle sale spagnole ci sono stati applausi a fine proiezione. In un cinema di Madrid addirittura uno spettatore si è alzato gridando “Viva Oscar”. L’altro lato della medaglia è che da alcuni un messaggio tanto semplice, come quello che se hai una vita da salvare in mare lo devi fare, è stato politicizzato”. Marcel Barrena, regista di ‘Mediterraneo’, in conferenza stampa alla Festa del CInema di Roma, ha parlato delle reazioni che ha generato il film in Spagna. “In Cast Away tutti vorrebbero tendere la mano a Tom Hanks, nel nostro caso è stato differente. Ci sono state polemiche da parte della ultradestra- ha proseguito- I fascisti in Spagna hanno boicottato la pellicola, molto debolmente in realtà perché non è che abbiano tanta immaginazione. Lo hanno fatto sul web, hanno chiesto di non andare a vedere la pellicola, ci hanno chiamati trafficanti di persone, ma io sempre dico: se i fascisti si arrabbiano con te, stai dalla parte giusta. Se un film così non fa arrabbiare i fascisti vuol dire che abbiamo sbagliato. Per la prima volta credo, nel mio paese c’è stata una polemica per un film che mette sullo schermo semplicemente personaggi che compiono ciò che dice la legge”.

MEDITERRANEO, TRAMA

Mediterraneo ha come protagonisti due bagnini spagnoli, Oscar e Gerard, che nel 2015, colpiti dalla straziante fotografia di un bambino annegato nel Mediterraneo, decidono di recarsi nell’isola di Lesbo, dove scoprono una realtà sconvolgente: ogni giorno migliaia di persone rischiano la vita cercando di solcare il mare con imbarcazioni precarie, per fuggire dalla miseria e dalle guerre che affliggono i loro Paesi d’origine. E nessuno sta svolgendo attività di salvataggio. Insieme a Esther, Nico e agli altri membri della loro squadra, Oscar e Gerard lotteranno per compiere il lavoro disatteso dalle autorità e per portare a migliaia di persone l’aiuto di cui hanno estremo bisogno.

fonte «Agenzia DiRE» e l’indirizzo «www.dire.it». Maria Rita Graziani