Giovanni Scapagnini, ordinario di Nutrizione Clinica all’Università del Molise e vicepresidente della Società Italiana di Nutraceutica, spiega in che modo l’alimentazione può influire sulla salute
ROMA – Oggi si è conclusa l’edizione 2021 di Welfair di Fiera di Roma, il convegno dedicato alla nutrizione, al benessere e gli stili di vita completamente in versione
digitale. Tanti gli interventi di esperti relativi soprattutto alla nutrizione che hanno dato il ritmo a questa due giorni. Spesso però quando si pensa alla dieta e agli stili di vita corretti la mente corre a immaginare dure restrizioni, sessioni in palestra e temuti verdetti della bilancia. Al contrario la ‘dieta’ dovrebbe rappresentare un modello alimentare che accompagna e si evolve, seguendo le necessità del singolo individuo, dalla prima infanzia fino alla maturità. Alla fine il detto ‘siamo anche quello che mangiamo’ rappresenta una verità. Quali sono perciò i cibi ‘elisir di lunga vita’? La dieta mediterranea, sinonimo nel mondo di benessere e longevità, equivale davvero a ricchi piatti di pastasciutta? Per fare un po’ di chiarezza su questi e altri aspetti dell’alimentazione, l’agenzia di stampa Dire ha raggiunto al termine dell’evento Giovanni Scapagnini, ordinario di Nutrizione Clinica all’Università degli studi del Molise e vicepresidente della Società Italiana di Nutraceutica (Sinut).
https://vimeo.com/embed-redirect/633655642?embedded=true&source=vimeo_logo&owner=109928227
-Quali sono i cibi alleati della salute?
“È difficile stilare una lista completa anche perché in generale l’alimentazione è strettamente collegata al nostro stato di salute. Sicuramente, in linea generale, gran parte delle cose che ci fanno veramente bene derivano dal mondo vegetale e nell’ambito del mondo animale le proteine migliori sono quelle del pesce. In particolare il pesce azzurro è un cibo che possiamo considerare molto salubre. Allo stesso tempo la frutta e la verdura rappresentano le fonti alimentari più sane, in assoluto, per il nostro organismo”.
-Si sente spesso parlare di Nutraceutica: che cos’è e perché è così importante?
“Il termine nutraceutica è nuovo ed è un neologismo coniato qualche anno fa da un professore americano, Stephen De Felice, il quale ha messo insieme i termini: nutrizione e farmaceutica. Questo non sta a significare il ‘curarsi con i cibi’. È lontano il concetto terapeutico. Il significato di nutraceutica sta nei composti presenti negli alimenti e gli alimenti stessi che vanno calibrati in una logica dose-effetto. Un po’ così come succede per i farmaci, anche gli alimenti hanno la facoltà di interferire positivamente con la nostra salute. Si tratta di un ramo della scienza che studia i composti attivi del cibo che sono in grado, a particolare dosaggi ossia in adeguate quantità di supportare il nostro stato di salute e benessere”.
-Che legame esiste, anche in base ai molti studi che ha condotto sul tema, tra nutrizione e longevità? Quali sono gli alimenti ‘elisir di lunga vita’?
“Una delle mie esperienze più importanti è aver lavorato con i gruppi di lavoro che studiano le persone che vivono molto a lungo, note anche come zone blu. Da molti anni infatti collaboro con il gruppo che studia la popolazione centenaria che risiede a Okinawa, la prefettura più a sud del Giappone, e comparando le zone di territorio ad alta longevità ho potuto constatare il collegamento effettivo tra alimentazione e longevità. Una regola preziosa, non direttamente legata ai cibi, riguarda piuttosto la quantità di calorie assunte. Infatti tutte le diete della longevità sono accomunate dall’introduzione di poche calorie. Quindi un loro basso apporto giornaliero è la prima regola d’oro della longevità. Poi ci sono cibi utili alla salute come la frutta e la verdura che contengono vitamine e nello specifico ad Okinawa si è riscontrato con il consumo di molto pesce fosse utile ad attivare le vie della longevità. Abbiamo portato avanti con colleghi altri studi sui carotenoidi, derivati dalle piante terrestri e marine, dal pesce come la astaxantina per esempio che è in grado di ‘mimare’ l’aspetto della restrizione calorica attivando le ‘vie della longevità’ e favorendo lo svolgimento di un invecchiamento in salute e di una vita al massimo della potenzialità genetica. Un’altra categoria di sostanze buone, contenute in frutta e verdura, sono i polifenoli ossia delle sostanze fitochimiche che mimano anche loro la restrizione calorica portando alla longevità. Si tratta di un panorama ampio di sostanze che dal nome possono sembrare esotiche ma che in realtà sono contenute nell’alimentazione di tutti i giorni e certamente nel modello di dieta mediterranea”.
-Ogni tanto spunta qualche dieta dal nome esotico o basata su un alimento predominante, ma alla fine la nostra cara dieta mediterranea risulta la più equilibrata. Può spiegare a chi ci segue i principi, facili da riprodurre nella vita di tutti i giorni, che sono alla base di questo modello e a chi è rivolta?
“La dieta mediterranea è addirittura patrimonio immateriale dell’Unesco e dell’umanità perché rappresenta un modello ideale per supportare la salute e favorire un invecchiamento ‘di successo’ ovvero senza sviluppare malattie. Dobbiamo tenere a mente però che questo modello alimentare, così utile alla salute delle persone, non corrisponde sempre a quello che nell’immaginario collettivo immaginiamo essere. Abbiamo perso la vera tradizione, quella indagata anche da numerosi studi internazionali sviluppati tra gli anni ’50, ’60 e ’70 nella zona del Cilento e della Calabria del nord e che hanno riconosciuto questo come uno dei modelli alimentari più virtuosi. In entrambe le zone vigeva una tradizione alimentare legata alla terra e ad una cultura contadina e povera. Le basi della dieta mediterranea salubre sono legate a regole precise: poche calorie, molta frutta e verdura e presenza di composti nutraceutici molto utili a supportare la longevità. Gli studi relativi agli ultimi dieci anni hanno sottolineato come la colonna portante e vincente della dieta mediterranea sia l’olio extra vergine d’oliva. Un composto nutraceutico che fornisce al nostro organismo molte sostanze particolari. Infatti al di là dei grassi che sono molto buoni come l’acido oleico ci sono dei composti fitochimici e delle sostanze polifenoiche come l’idrossitirosolo e l’oleuropeina che sono in grado di proteggere il nostro cuore, il cervello e ‘metterci al riparo’ dai tumori. Insomma, un vero toccasana capace di condurre alla longevità”.
fonte «Agenzia DiRE» e l’indirizzo «www.dire.it». Michela Coluzzi