Home CRONACA ITALIANA Quentin Tarantino alla Festa del Cinema di Roma: “Kill Bill 3 possibile”

Quentin Tarantino alla Festa del Cinema di Roma: “Kill Bill 3 possibile”

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Il regista oggi sarà protagonista di un Incontro Ravvicinato con il pubblico e riceverà il Premio alla Carriera

ROMA – Alla Festa del Cinema di Roma è arrivata una leggenda del cinema, Quentin Tarantino, che questa mattina ha incontrato la stampa, mentre nel pomeriggio sarà protagonista di un Incontro Ravvicinato con il pubblico e riceverà il Premio alla Carriera. Ironico, graffiante, spontaneo e a tratti sopra le righe, come i suoi film, Tarantino ha concesso ai giornalisti quasi un’ora di botta e risposta, parlando di cinema, della sua vita privata e anche di politica, divertendo e entusiasmando la platea con la sua risata coinvolgente e i suoi racconti sulla settima arte; per poi fermarsi a lungo a firmare autografi ai tanti fan che si sono catapultati verso il palco prima che andasse via.

Il viaggio è partito dal suo primo romanzo, da poco edito, ‘C’era una volta a… Hollywood’, ‘novelization’ della sua omonima ultima pellicola con protagonisti Brad Pitt e Leonardo Di Caprio. “Sono cresciuto leggendo libri che si basavano sui film, erano molto diffusi negli Anni 70 e ho pensato di farlo anche io”, ha dichiarato, raccontando di aver provato inizialmente a mettere nero su bianco ‘Le Iene’. “Ho scritto i primi capitoli e mi sono detto, ma che c…o sto facendo? Ho capito che dovevo scrivere ‘C’era una volta a… Hollywood’. Avevo tanto materiale sulle scene tagliate e sullo studio dei personaggi che potevo utilizzare. In più è un sottogenere, un romanzo su Hollywood’.

TARANTINO NON ESCLUDE IL TERZO CAPITOLO DI ‘KILL BILL’

Quale sarà il suo prossimo film? Tarantino ha dichiarato di aver deciso di diventare padre ora e non in giovane età perché si trova alla fine della sua carriera cinematografica e quindi di avere altre priorità adesso, lasciando amaramente intendere, come d’altronde noto, di non avere progetti cinematografici da realizzare nel prossimo in futuro. D’altro canto a chi gli ha chiesto se ci sarà un seguito di ‘Kill Bill’ il regista ha risposto: “Non so qual sarà il mio prossimo film. Può darsi”, mostrandosi possibilista.

TARANTINO E IL CINEMA SULLE PIATTAFORME ON LINE

Il cinema è morto con la pandemia? Le piattaforme hanno preso il suo posto? “Ho una sala cinematografica che proietta revival (il New Beverly Cinema di Los Angeles ndr) e appena abbiamo riaperto dopo la pandemia la sala era piena tutte le sere. Inoltre ho appena acquistato un altro cinema, quindi non credo che il cinema sia morto- ha dichiarato Tarantino-. Se poi parliamo di film che escono in tremila sale contemporaneamente, dovremmo stare a vedere”.

Il regista, attore, sceneggiatore e produttore americano in oltre trent’anni di lavoro ha rivoluzionato il modo di fare cinema, rompendo gli schemi e la linearità del racconto classico, e tinteggiando con schizzi di sangue e citazioni da esperto cinefilo le sue pellicole, molte delle quali diventate dei veri e propri cult senza tempo.

Da ‘Le Iene’ a ‘Django – Unchained’, passando per ‘Pulp Fiction’, ‘Kill Bill’ e ’Bastardi senza gloria’ ha sapientemente mescolato generi diversi, conquistando il pubblico con storie originali, personaggi sorprendenti e tanta adrenalina. Un mix altamente infiammabile con una carica esplosiva alimentata minuto dopo minuto da grandi musiche, in parti originali (come quelle che compongono la colonna sonora di ‘The Hateful Eight’, grazie a cui Ennio Morricone si è aggiudicato l’Oscar), in parte selezionate da un bagaglio culturale personale enorme, sia alto che pop. Questo non significa però che i suoi film siano stati universalmente apprezzati. “Non bisogna considerare le critiche come un attacco personale, fa parte del gioco e bisogna avere il coraggio di accettarlo. Se un film esprime lo spirito del tempo, fa parlare il pubblico e lascia il segno ci saranno persone che reagiranno negativamente. Pulp Fiction è stato difeso e attaccato, questo significa animare il dibattito”, ha spiegato.

TARANTINO: “UN FILM DA CANCELLARE? ‘NASCITA DI UNA NAZIONE’”

Per ciò che concerne la sua inclinazione a riscrivere la storia: “Non volevo farlo ma in ‘Bastardi senza gloria’ mi sono messo in trappola da solo, non sapevo come uscirne e ho deciso di uccidere Hitler”, ha dichiarato il regista ridendo. Un film da cancellare dalla storia del cinema? “’Nascita di una nazione’, perché ha portato alla rinascita del Ku klux klan, che ha portato alla morte di tantissimi neri ed ebrei. Se Griffith fosse stato processato a Norimberga sarebbe stato giudicato colpevole’.

fonte «Agenzia DiRE» e l’indirizzo «www.dire.it» Maria Rita Graziani