Secondo le ultime ricostruzioni sembrerebbe che il 34enne ucciso fosse armato di una pistola a salve e che l’abbia puntata contro il tabaccaio durante la fuga. Si cercano ancora i complici
SANTOPADRE (FROSINONE) – A Santopadre imperversa il silenzio. La piazza è vuota, la tabaccheria di Sandro Fiorelli è chiusa e i pochi residenti riuniti davanti al bar non hanno voglia di parlare della vicenda che ha coinvolto il loro compaesano che ieri notte ha ucciso uno dei ladri che si era introdotto nella sua abitazione.
“È stata legittima difesa- dice Daniele, uno dei pochi a parlare- Sandro ha fatto bene, avrei fatto anche io lo stesso. Messa alle strette una persona dovrà pur difendersi, il fatto è che purtroppo di queste cose si sente parlare spesso e si agisce poco. Il Paese ha espresso sui social la solidarietà a Sandro, siamo tutti con lui. Purtroppo oggi la situazione economica italiana è quella che è, i giovani – perché quei rapinatori erano giovani – non lavorano e per vivere delinquono”.
Il sindaco di Santopadre, che ieri aveva dichiarato “non è il tempo delle parole, ma delle riflessioni”, oggi non è in paese e non sembra intenzionato a rilasciare alcuna dichiarazione. Secondo le ultime ricostruzioni sembrerebbe che il 34enne ucciso fosse armato di una pistola a salve e che l’abbia puntata contro il tabaccaio durante la fuga. Continuano nel frattempo le ricerche dei tre complici.
Edoardo Romagnoli fonte «Agenzia DiRE» e l’indirizzo «www.dire.it»