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Pensioni, bollette, fisco: i principali provvedimenti della maxi-manovra da 185 articoli

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Riforma delle pensioni e del reddito di cittadinanza, conferma del superbonus ma a scalare, due miliardi contro il caro bollette: ecco la bozza della legge di bilancio del governo Draghi

Di Roberto Antonini e Luca Monticelli

ROMA – La bozza della legge di bilancio sul tavolo del Consiglio dei ministri è costituita da 185 articoli. Un provvedimento monstre che riguarda il fisco, il lavoro, le imprese, la riforma degli ammortizzatori, la sanità. Per quanto riguarda le pensioni, tiene l’accordo raggiunto in cabina di regia della maggioranza: nel 2022 ci sarà Quota 102, con 64 anni di età anagrafica e 38 di contributi. Confermata la diminuzione dell’Iva sugli assorbenti e i tamponi non compostabili: si passa dal 22% al 10%. Viene invece rinviato al 1° gennaio 2023 l’ingresso in vigore di plastic tax e sugar tax. Inoltre, la cassa integrazione per i lavoratori Alitalia viene prorogata al 2023.

PENSIONI: QUOTA 102, APE SOCIALE E OPZIONE DONNA

Oltre all’istituzione di Quota 102, viene rinnovata di un anno Opzione donna per chi ha 35 anni di contributi ma sale l’età anagrafica per la pensione. Da 58 anni per le dipendenti e 59 per le lavoratrici autonome, la finestra scatta a 60 anni per le dipendenti e 61 per le autonome.

Proroga dell’Ape social al 31 dicembre 2022: la novità è che riguarderà altre otto categorie in più, che vanno ad aggiungersi alle quindici esistenti. È quanto si legge nella bozza della legge di bilancio. Salta il vincolo attuale che destinava l’accesso dell’Anticipo pensionistico ai disoccupati che avevano terminato la disoccupazione “da almeno 3 mesi”.

50 MILIONI IN PIÙ A FONDO PARITÀ GENERE SALARIALE

Il finanziamento del Fondo per il sostegno alla parità salariale di genere sale da 2 a a 52 milioni di euro a decorrere dal 2022. Lo prevede la bozza della legge di bilancio. Inoltre, in via sperimentale per l’anno 2022 è riconosciuto nella misura del 50% l’esonero per un anno del versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato a decorrere dal rientro nel posto di lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità e per un periodo massimo di un anno. Arriva anche il Piano strategico nazionale per le politiche per la parità di genere.

REDDITO DI CITTADINANZA: TAGLI, CONTROLLI E STOP DOPO DUE RIFIUTI

A decorrere dal 1° gennaio 2022, il beneficio economico mensile del reddito di cittadinanza è “ridotto di una somma pari a 5 euro per ciascun mese a partire dal sesto mese di percezione del beneficio”. Lo prevede la bozza della legge di bilancio. La riduzione non opera per i nuclei familiari composti esclusivamente da componenti non occupabili, “nonché per i nuclei familiari fino a quando tra i componenti sia presente almeno un soggetto minore di tre anni di età ovvero una persona con disabilità grave o non autosufficienza, come definiti a fini Isee”. Tra i paletti introdotti dalla manovra i controlli di Inps e Comuni sui requisiti. Inoltre, dopo due rifiuti a offerte di lavoro il sostegno viene sospeso. Per la spesa del reddito di cittadinanza si autorizza un incremento di circa un miliardo all’anno fino al 2029.

DUE MILIARDI CONTRO IL CARO BOLLETTE NEL PRIMO TRIMESTRE 2022

Per contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale nel primo trimestre 2022, Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, provvede a ridurre le aliquote degli oneri generali di sistema fino a 2 miliardi, importo trasferito alla Cassa per i servizi energetici e ambientali entro il 15 febbraio 2022.

FONDO DA 8 MILIARDI PER RIDURRE IRPEF E IRAP

La legge di bilancio prevede un fondo da otto miliardi da ripartire per tagliare il cuneo fiscale e sostenere le buste paga dei lavoratori e l’Irap, senza dare però dettagli sulla ripartizione. Nella bozza si legge: “Al fine di ridurre la pressione fiscale sui fattori produttivi, con appositi provvedimenti normativi è disposto l’utilizzo di un ammontare di risorse pari a 8.000 milioni di euro annui a decorrere dal 2022 destinato alla riduzione: 1) dell’imposta sui redditi delle persone fisiche con l’obiettivo di ridurre il cuneo fiscale sul lavoro e le aliquote marginali effettive”, sia una “revisione organica del sistema delle detrazioni per redditi da lavoro dipendente e del trattamento integrativo. 2) Dell’aliquota dell’imposta regionale sulle attività produttive”.

SUPERBONUS AL 110% NEL 2023, 70% NEL 2024 E 65% NEL 2025

Il Superbonus viene prorogato al 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, poi decalage al 70% per quelle sostenute nel 2024 e del 65% per quelle nel 2025. La detrazione del 110% spetta per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022 anche per le abitazioni unifamiliari e villette purché prime case e con indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superiore a 25.000 euro annui.

BONUS FACCIATE ESTESO AL 2022 MA CALA AL 60%

Per le spese documentate relative agli interventi anche di sola pulitura o tinteggiatura esterna per il recupero o restauro della facciata esterna degli edifici in ambito storico e residenziale sostenute nell’anno 2022 spetta una detrazione dall’imposta lorda pari al 60%, in calo dal precedente 90%.

SANITÀ, NEL 2022 1,8 MILIONI PER ACQUISTO DI VACCINI COVID

Diciannove gli articoli destinati alla sanità nella bozza della legge di bilancio. Si va dall’incremento del Fondo sanitario nazionale alle risorse per vaccini anti SARS-CoV-2, fino al finanziamento del Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale 2021-2023 e alla lotta contro i tumori. Ecco le principali misure contenute nel documento:

RISORSE PER VACCINI CONTRO IL COVID-19. All’articolo 82 spazio alle “risorse per vaccini anti SARS-CoV-2”. Nella bozza della legge di bilancio si legge, infatti, che “il fondo è incrementato di 1.850 milioni di euro per l’anno 2022 da destinare all’acquisto dei vaccini”.

INCREMENTO FONDO SANITARIO NAZIONALE. L’articolo 79 del documento determina il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard a cui concorre lo Stato in “124.061 milioni di euro per l’anno 2022, in 126.061 milioni di euro per l’anno 2023 e in 128.061 milioni di euro per l’anno 2024”. Si legge, inoltre, che “il fondo relativo al concorso al rimborso alle Regioni delle spese sostenute per l’acquisto dei farmaci innovativi è incrementato di 100 milioni di euro per l’anno 2022, di 200 milioni di euro per l’anno 2023 e di 300 milioni di euro a decorrere dall’anno 2024”. E sui contratti di formazione specialistica dei medici il terzo comma dell’articolo 79 autorizza una “ulteriore spesa di 194 milioni di euro per l’anno 2022, 319 milioni di euro per l’anno 2023, 347 milioni di euro per l’anno 2024, 425 milioni di euro per l’anno 2025, 517 milioni di euro per l’anno 2026 e 543 milioni di euro a decorrere dall’anno 2027”.

PIANO STRATEGICO-OPERATIVO NAZIONALE IN RISPOSTA ALLA PANDEMIA INFLUENZALE. L’articolo 80 è dedicato al “finanziamento del Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale 2021-2023”. Semaforo verde viene dato alla “spesa di 200 milioni di euro per l’implementazione delle prime misure previste dal Piano, a valere sul fabbisogno sanitario nazionale standard per l’anno 2022”. È poi riportato che “per le medesime finalità, e nelle more dell’adozione dei decreti attuativi dei Piani pandemici regionali e provinciali, è autorizzata la spesa massima di 350 milioni di euro, a valere sul fabbisogno sanitario nazionale standard per l’anno 2023, il cui importo esatto sarà definito in sede di Intesa in Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sul riparto del fabbisogno sanitario”.

LOTTA AI TUMORI. Non si dimentica la lotta contro il cancro, tanto che il “finanziamento a sostegno delle attività della Lega italiana per la lotta contro i tumori” è prevista dall’articolo 83. Alla Lilt è riconosciuto un contributo pari a 2 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2022.

VIA CARTA DEL DOCENTE MA 260 MILIONI PER VALORIZZARE INSEGNANTI

Via la carta del docente ma arrivano 260 milioni per la valorizzazione della professionalità dei docenti. È quanto si legge nella bozza della legge di bilancio. La carta del docente era stata istituita per sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali, con un importo nominale di euro 500 annui per ciascun anno scolastico. Nella bozza della legge si legge che vengono stanziati 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 e 260 milioni di euro annui dal 2022.

Per i diciottenni con reddito ISEE “non superiore a 25.000 euro annui, è assegnata, nel rispetto del limite massimo di spesa di 230 milioni di euro annui a decorrere dal 2022, una Carta elettronica, utilizzabile per acquistare biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici anche in formato digitale, musica registrata, prodotti dell’editoria audiovisiva, titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche e parchi naturali nonché per sostenere i costi relativi a corsi di musica, di teatro o di lingua straniera”.

EDUCAZIONE MOTORIA SCUOLA PRIMARIA, ARRIVA DOCENTE SPECIALIZZATO

Viene introdotto l’insegnamento curriculare dell’educazione motoria nelle ultime due classi della scuola primaria (quarta e quinta) con docenti forniti di idoneo titolo. L’introduzione è prevista per le quinte dall’anno 2022/2023 e per le quarte dall’anno 2023/2024. Il ministero dell’Istruzione viene autorizzato, si legge sempre nella bozza, a bandire i concorsi per la copertura dei posti necessari.

CLIMA, ARRIVA FONDO PER TRANSIZIONE INDUSTRIALE

Per favorire l’adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici è istituito nello stato di previsione del ministero dello sviluppo economico il Fondo per la transizione industriale con una dotazione di 150 milioni di euro a decorrere dall’anno 2022. E quanto emerge dalla bozza della legge di bilancio. Con le risorse del fondo possono essere concesse agevolazioni alle imprese, con particolare riguardo per quelle che operano in settori ad alta intensità energetica, per la realizzazione di investimenti per l’efficientamento energetico, il riutilizzo di materie prime e di materie riciclate, per la cattura, il sequestro e il riutilizzo della CO2.

FONDO PER IL CLIMA CON 840 MILIONI ANNUI FINO AL 2026

Viene istituito, nello stato di previsione del ministero della Transizione ecologica un fondo rotativo, il Fondo Italiano per il Clima, con una dotazione di 840 milioni per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026 con lo scopo di contribuire al raggiungimento degli obiettivi stabiliti nell’ambito degli accordi internazionali sul clima e tutela ambientale ai quali l’Italia ha aderito. E quanto emerge dalla bozza della legge di bilancio. Il Fondo è destinato al finanziamento di interventi a favore di soggetti privati e pubblici. Nasceranno al ministero della Transizione ecologica un Comitato di indirizzo e un Comitato Direttivo. Rientrano nell’ambito operativo del Fondo i Paesi beneficiari di assistenza allo sviluppo ufficiale individuati dal Comitato di aiuto allo sviluppo dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE-DAC) e gli ulteriori Paesi individuati dal Comitato di Indirizzo del Fondo. Il Fondo può intervenire anche in cofinanziamento con istituzioni finanziarie europee, istituzioni finanziarie multinazionali e sovranazionali, fondi multilaterali di sviluppo. Il Fondo è gestito da Cassa Depositi e Prestiti sulla base di apposita convenzione da stipulare con il ministero della Transizione ecologica che disciplina l’impiego delle risorse.

SMOG, FONDO PER PROGRAMMA CONTROLLO INQUINAMENTO ARIA

Nasce il Fondo per l’attuazione del programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico e il rispetto degli impegni di riduzione delle emissioni assunti dall’Italia. E’ quanto emerge dalla bozza della legge di bilancio. Al Fondo è assegnata una dotazione pari a 50 milioni di euro nel 2023, 100 milioni di euro nel 2024, 150 milioni di euro nel 2025 e di 200 milioni di euro annui dal 2026 al 2035. Il fondo è istituito nello stato di previsione del ministero della Transizione ecologica e ha lo scopo di finanziare l’attuazione delle misure previste dal programma nazionale. Le modalità di utilizzo delle risorse sono stabilite con decreti del ministro della Transizione ecologica, di concerto con i ministri dell’Economia e delle finanze, dello Sviluppo economico, delle Politiche agricole, delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili e della Salute

Nello stato di previsione del ministero della Transizione ecologica è istituito un Fondo per il controllo delle specie esotiche invasive, con una dotazione finanziaria pari a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024.

INCENDI BOSCHIVI, 230 MILIONI AI VIGILI DEL FUOCO TRA 2022 E 2025

Per potenziare il sistema di lotta agli incendi, anche boschivi, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, è autorizzata la spesa di 62 milioni di euro per l’anno 2022, 65 milioni di euro per l’anno 2023 e 70 milioni di euro per l’anno 2024 e 33 milioni di euro per l’anno 2025. E’ quanto emerge dalla bozza della legge di bilancio. Serviranno al rinnovo della flotta elicotteri, all’aggiornamento tecnologico dei velivoli ad ala fissa e ad ala rotante, all’acquisto di 10 aviorifornitori da 15mila litri, all’aumento della capacità operativa delle squadre del Corpo mediante l’impiego di sistemi robotizzati e la dotazione di nuove apparecchiature tecnologiche.

50 MILIONI ALL’ANNO 2026-2029 PER PREVENZIONE RISCHIO SISMICO

Il Fondo per la prevenzione del rischio sismico viene rifinanziato di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2029. E’ quanto emerge dalla bozza della legge di bilancio. Lo scopo è potenziare le azioni di prevenzione strutturale, su edifici e infrastrutture di interesse strategico per le finalità di protezione civile, e non strutturale, per studi di microzonazione sismica e analisi della condizione limite per l’emergenza. Le Regioni devono presentare un Piano degli interventi da realizzare nel limite delle risorse disponibili con il relativo cronoprogramma e i codici unici di progetto delle opere. Per l’assegnazione interviene apposita ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile nella quale sono indicate anche le modalità di monitoraggio degli interventi, termini per l’assunzione di obbligazioni giuridicamente vincolanti e le modalità di revoca.

CONTRATTO ESPANSIONE 2022-23 PER AZIENDE DAI 50 ADDETTI

Per gli anni 2022 e 2023 il limite minimo di unità lavorative in organico per usufruire del contratto di espansione non può essere inferiore a cinquanta. Il tetto precedente era fissato a 100 dipendenti.

POTENZIATI I PIR, CRESCONO LE SOGLIE

Il tetto massimo dei piani di risparmio (pir) per singolo risparmiatore viene aumentato passando da 30 mila a 40 mila euro. La soglia massima dei cinque anni passa da 150 mila a 200 mila.

 fonte «Agenzia DiRE» e l’indirizzo «www.dire.it»