Dopo l’attentato del 28 luglio 1993 è stato chiuso prima per restauro e successivamente circondato da una cancellata
ROMA – Dal 13 novembre la Soprintendenza Speciale di Roma e la Fondazione Alda Fendi Esperimenti aprono l’Arco di Giano: ogni sabato il monumento, tra i principali del Foro Boario, sarà fruibile con ingresso libero, dalle 10 alle 14 e dall’ultima domenica di marzo, con l’ora legale dalle 16 alle 20. “È con gioia che apriamo gratuitamente l’Arco di Giano- spiega Daniela Porro, soprintendente speciale di Roma- un monumento amato dai romani e che colpisce i visitatori di tutto il mondo. Lo facciamo con la Fondazione Alda Fendi Esperimenti – che offre anche la performance Nu-Shu – una virtuosa collaborazione dopo quelle con Enpam per il Museo Ninfeo, con il Senato e l’Archivio di Stato di Roma per il Palazzo della Sapienza, con il Fondo Edifici di Culto e il Vicariato, per la Cappella Cornaro. Collaborazioni che sono il segno di una Soprintendenza aperta e costruttiva”.
Per celebrare questa apertura il 5 novembre davanti all’Arco di Giano andrà in scena Nu-Shu – Le parole perdute delle donne, una nuova sfida della Fondazione Alda Fendi Esperimenti a cura di Raffaele Curi, che amalgama i segni dell’arte con la quotidianità e il presente. I temi della conquista della parola e dell’autodeterminazione delle donne saranno il fulcro dell’azione scenica di 9 minuti, che si svolgerà venerdì 5 novembre alle 21.15 e si ripeterà alle 21.45. “La mia Fondazione è felice di aprire al pubblico la prestigiosa area dell’Arco di Giano- spiega Alda Fendi, presidente della Fondazione Alda Fendi Esperimenti- e di favorire la fruizione di un importante monumento. Da 20 anni ho esplorato il mondo dei Fori Imperiali lasciando testimonianze artistiche e spettacolari. Ringrazio il soprintendente speciale Daniela Porro per la sua lungimiranza”.
Unico arco onorario a pianta quadrangolare al centro della città, intitolato al dio bifronte proprio per la sua forma, l’Arco di Giano in realtà venne edificato dai figli di Costantino per celebrarlo dopo la sua morte nel IV secolo. Presenza emblematica nel panorama di Roma, dopo l’attentato del 28 luglio 1993 è stato chiuso prima per restauro e successivamente circondato da una cancellata. In questi anni è stato accessibile solo su visita guidata o per rari eventi. Torna fruibile con libero accesso una volta a settimana. “Finalmente riapriamo l’Arco di Giano alla cittadinanza e non solo con le visite guidate- così Mirella Serlorenzi, responsabile del monumento- con l’auspicio che in futuro si possa fare anche di più. In questi ultimi anni il monumento è stato oggetto di un parziale restauro, di studi e di ricerche che hanno rivelato alcuni aspetti prima sconosciuti e che ci permetteranno di completarne il recupero”
fonte «Agenzia DiRE» e l’indirizzo «www.dire.it»