Il documento dell’agenzia meteorologica nazionale britannica arriva mentre a Glasgow sono in corso i lavori della 26esima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici
ROMA – Circa un miliardo di abitanti della terra saranno sottoposti a un livello di calore e umidità “estremo” e difficilmente sopportabile, qualora la temperatura media delle terra dovesse aumentare di due gradi centigradi. Un numero questo, che è 15 volte superiore a quello delle persone che vivono questa condizione a oggi, circa 68 milioni. A sostenerlo è uno studio pubblicato oggi dal Uk Met Office, l’agenzia meteorologica nazionale britannica.
Il documento dell’ente, che risponde al dipartimento per il Business, l’energia e la strategia industriale del governo di Londra, arriva mentre a Glasgow, in Scozia, sono in corso i lavori della 26esima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop26). Il principale obiettivo del summit, che si concluderà venerdì, è quello di arrivare a un accordo sulle emissioni di gas inquinanti che permetta di contenere l’aumento di temperatura media della terra entro gli 1,5 gradi centigradi, in linea con quanto stabilito dall’Accordo di Parigi siglato nel 2015.
Lo scenario ipotizzato dagli scienziati dell’agenzia, qualora si dovesse mancare questo obiettivo anche di solo 0,5 gradi, è “spaventoso”, stando alla definizione impiegata da Andy Wiltshire, tra i dirigenti di Uk Met Office.
Per stabilire quale sarebbe la temperatura sopportabile per il corpo umano da cui è poi emerso il dato del miliardo di abitanti, gli esperti britannici hanno fatto riferimento al parametro noto come ‘wet bulb globe temperature’, che somma gli effetti del caldo e dell’umidità. La situazione che si verifica quando questo livello supera i 32 gradi è definita di “rischio estremo” per gli esseri umani.
fonte «Agenzia DiRE» e l’indirizzo «www.dire.it» Brando Ricci