Neve a quote basse, allerta gialla in Toscana
ROMA – Una perturbazione di origine nord atlantica raggiungerà il nostro Paese nel corso della giornata del 5 gennaio, determinando un generale peggioramento. In tale contesto, sono attese precipitazioni sparse al Centro-Nord, specie su Toscana e Triveneto e una rilevante intensificazione della ventilazione settentrionale che, dal pomeriggio di domani, causerà una rapida diminuzione delle temperature, con nevicate che tenderanno a calare di quota fino a raggiungere livelli collinari al Nord.
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it). L’avviso prevede dal pomeriggio di domani, mercoledì 5 gennaio, venti da forti a burrasca, dai quadranti settentrionali, su Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Provincia autonoma di Bolzano; venti da forti a burrasca, inizialmente sud-occidentali, sull’Emilia-Romagna in successiva rotazione da Nord-est, con locali raffiche fino a burrasca forte e mareggiate lungo le coste esposte.
Previste, inoltre, precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Veneto e Toscana centro-settentrionale e nevicate su Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Provincia Autonoma di Bolzano, a quote inizialmente superiori ai 700-900m in abbassamento, in serata, fino a 400-500m, con apporti al suolo da deboli a moderati, fino a localmente abbondanti sui settori alpini di Veneto e Friuli Venezia Giulia. Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, mercoledì 5 gennaio, allerta gialla su gran parte della Toscana.
fonte «Agenzia DiRE» e l’indirizzo «www.dire.it»