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L’ennesima gaffe di Unione e Cambiamento

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Trevi Nel Lazio, Grazioli: “Considerazioni che dimostrano una ignoranza politica ed amministrativa spaventosa”

L’ autolesionismo da parte del gruppo di minoranza di Trevi Nel Lazio “Unione e Cambiamento” non ha davvero limiti e questa volta dimostra anche un’incompetenza sulla materia amministrativa.  “….Certo è, invece, che, proprio il 12 dicembre, se non vado errato, -si legge in una nota di Unione e Cambiamento- con accreditamento al 14, il Comune di Trevi ha ricevuto la somma di circa 260.000 €. Soldi provenienti dalla Stato concessi ai comuni “Strutturalmente Deficitari” (tra cui Trevi), attraverso il fondo denominato “Fondo di Rotazione”, il quale, però, come lei ben sa, è un debito che serve a pagare altri debiti. Insomma, un’ipoteca sul futuro di ogni cittadino trebano, anziano, giovane o neonato che sia, che va ad aggiungersi all’altro debito di 550.000 € circa, di anticipazione di liquidità, contratto un anno fa, che, insieme a quello odierno, fanno la bellezza di oltre 800.000 €, tutti da porsi sulle nostre spalle…..”. Il Sindaco Silvio Grazioli a riguardo ha voluto evidenziare la realtà dei fatti. “In relazione al contributo ricevuto il 14 dicembre 2021 di euro 259.000,00,  -afferma il Sindaco Grazioli- la minoranza ha continuato a dire che tale somma è stata richiesta dall’amministrazione, e che va restituita, in quanto relativa al fondo di rotazione di cui all’art. 43 del DL 133/2014 e del 243 bis del 267/2000, come la minoranza ha dichiarato anche in consiglio comunale. Dire questo, oltre che rappresentare una falsità, dimostra una ignoranza politica ed amministrativa spaventosa, e dire che hanno fatto dimettere Franco Cerri, Lidano Cera e Marco Cosmi, per fare entrare cotanta scienza in consiglio comunale. Il contributo è stato erogato sulla base dell’art. 53 comma 1 del DL 104/2020, fatto dal governo Conte per aiutare le grandi città, su tutte Roma, tant’è che il finanziamento su Roma essendo molto consistente è stato stralciato e dato a parte, rispetto agli altri comuni beneficiari che sono 15, tra cui c’è Napoli e Trevi Nel Lazio. Pensate tra le centinaia di comuni in riequilibrio, hanno ricevuto i fondi solo in 15. Il vincolo che ha questo fondo è quello della destinazione, che deve coprire le spese correnti. Tra l’altro l’amministrazione già nel 2019 aveva dichiarato in delibera che non avrebbe fatto richiesta di accesso al fondo di rotazione, che ricordiamo non è un contributo ma è sostanzialmente un mutuo, che va restituito. Nel caso specifico si è trattato di un contributo dato dallo stato, senza alcuna richiesta da parte del comune, sulla base di una norma introdotta nel 2020, che non va restituito, ma solo speso per le finalità previste dalla legge”. Gestire la Cosa Pubblica è un’attività molto seria, che necessita di competenza e conoscenza della materia, non si può improvvisare dicendo delle fantasie, con l’obiettivo di colpire il Sindaco e la sua maggioranza.