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Sindaci uniti contro la chiusura della filiale Bper Banca

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Grazioli: “Siamo pronti ad ogni azione, coinvolgendo tutte le Istituzioni”

Dopo  la recente acquisizione  di  Banca Carige, che è entrata nel gruppo Bper Banca, il nuovo  piano industriale  prevede anche un processo di razionalizzazione della rete di sportelli presenti sul territorio nazionale. Infatti Bper Banca ha di recente deliberato la chiusura di 120 tra filiali e sportelli, entro  il prossimo venerdì 20 maggio 2022. Tra questi c’è anche la filiale di Trevi Nel Lazio, e lo sportello automatico sito agli Altipiani di Arcinazzo.  L’amministrazione comunale del Sindaco Silvio Grazioli, d’intesa con la minoranza tutta, è impegnata a percorrere ogni utile iniziativa a tutela della comunità trebana. La filiale della Bper di Trevi Nel Lazio, rappresenta anche un importante riferimento per gli altri centri limitrofi montani quali Filettino e Vallepietra. Per tale motivo l’azione di protesta contro la chiusura ha visto il coinvolgimento del Sindaco di Filettino GIanni Taurisano e di Vallepietra Flavio De Santis, che stanno sostenendo insieme  all’avv. Silvio Grazioli tutte le azioni idonee per fronteggiare questa situazione, e stamani in segno di protesta hanno presidiato la sede di Trevi (nella foto).  “Nel prossimo Consiglio comunale (che si domani lunedì 21 marzo 2022) –si legge in una  nota del Sindaco Silvio Grazioli– si affronterà questo problema e sarà presentata una mozione, che sarà concertata anche con la minoranza per far sentire alta e forte la voce del nostro Paese e chiederemo anche la solidarietà ed il sostegno dell’Amministrazione dei vicini Paesi di Vallepietra e Filettino che utilizzano  la stessa Banca. In primo luogo si farà la proposta di annullare il canone di affitto che è di € 650,00 mensili, ma si chiederà anche la solidarietà di tutti i correntisti sia privati sia esercenti attività commerciali ed imprenditoriali per sottolineare che se la Banca non avrà più la sede, tutti i correntisti toglieranno il conto corrente. S’impegneranno tutte le istituzioni, in particolare la Provincia, la Regione e la Presidenza del Consiglio, nonché il  Ministero del Tesoro e la Banca d’Italia affinché facciano sentire la loro voce presso i vertici della Banca BPER. Naturalmente per essere più convincenti la BPER deve capire che l’amministrazione, i cittadini e la comunità non resteranno a guardare e che effettivamente se loro non intendono recedere, di fatto perderanno la totalità dei clienti attuali, e chiederemo  un incontro urgente  con i vertici della banca, al fine di creare le condizioni per una rivalutazione della decisione annunciata”.

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