La forza dei simboli per far scoppiare la Pace
Il “Trono dell’Accoglienza” un’opera d’arte realizzata dal napoletano Pietro Del Vaglio
Pasqua di Pace è quello che tutti noi ci auguriamo, ognuno nell’ambito delle proprie possibilità si deve adoperare affinché “scoppi la pace” non solo nei nostri cuori ma in tutto il mondo. Alcuni si impegnano con la preghiera, altri con le opere o con l’azione. Gli artisti sono in prima linea per portare nelle loro opere il forte messaggio di pace che contagi poi tutti. L’interior designer e designer Pietro Del Vaglio, definito “Poeta dell’Abitare”, trasferitosi da Napoli a Firenze, ha sempre suscitato grande interesse per le sue creazioni. L’ultima nata è il “Trono dell’accoglienza” per Papa Francesco. La scultura presenta uno schienale che raffigura una croce inclinata che emana un abbraccio. Il dono è stato recentemente consegnato da Pietro Del Vaglio a Sua Santità che ha molto gradito, sia per il particolare disegno della scultura, sia per quello che vuole rappresentare: l’Accoglienza. Per Pasqua in Vaticano vi sarà un nuovo simbolo di pace: il “Trono dell’Accoglienza”, un’opera d’arte ancor più necessaria nell’attuale contesto storico di guerra in Europa.
Ideato in occasione del 85° compleanno di Papa Francesco, il trono raffigura un grande abbraccio emanato dalla croce di Cristo. «Una croce inclinata per sottolineare il peso che Gesù ha portato per noi. L’asse orizzontale si piega come in un abbraccio. Entrambi vanno a confluire nella circonferenza che è simbolo dell’eternità e della salvezza divina», così il designer Del Vaglio, che per realizzarlo si è affidato a maestri artigiani in Umbria, terra di San Francesco da cui Sua Santità ha preso il nome.
Per il tessuto della seduta l’artista ha composto un pattern integrato che riproduce il disegno dello Stemma Papale scelto da Papa Francesco, affidandone la realizzazione al setificio di San Leucio, dove sono stati realizzati anche i paramenti per il Giubileo di San Giovanni Paolo II. All’interno sono contenuti anche la stella della Vergine Maria, il fiore di Nardo, che nell’iconografia ispanica rappresenta San Giuseppe. Alla base ci sono i tre chiodi della croce e la scritta che il Papa ha scelto per il suo pontificato: “Miserando atque eligendo”.
Già immaginata nel primo lockdown, si dispone come un grande abbraccio capace di tradurre quel sentimento che il Santo Padre ha richiamato nell’enciclica “Fratelli tutti”, ponendo una sfida relazionale che da sempre coinvolge il legame di fratellanza inteso come accoglienza, presa in carico, cura dell’altro, comprensione, solidarietà umana e delinea una dimensione antropologica universale nella quale tutti, uomini e donne, siamo immersi. Il Trono dell’Accoglienza è, quindi, una metafora per dimostrare anche un sentimento di gratitudine per sentirci accolti in un abbraccio da Papa Francesco come espressione massima della Misericordia Divina su questa terra.
Harry di Prisco