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L’indignazione per le cause di abbandono della Catalent

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Ruspandini: “La superficialità di Zingaretti e Buschini, impoverisce la Ciociaria e l’Italia”

Il caso Catalent, è uno degli esempi più eclatanti della disastrosa politica di investimenti e sviluppo attuata in Ciociaria, posizioni dure e critiche quelle sollevate dai politici di centro destra del territorio non sono mancate al riguardo.  Da tempo il Senatore di Fratelli d’Italia Massimo Ruspandini (nella foto) aveva denunciato con emendamenti, interrogazioni parlamentari, lo stato di lentezza in cui versava l’iter di bonifica del Sito di Interesse Nazionale (SIN) della Valle del Sacco, puntando il dito contro il governo regionale del PD per la lentezza, ed appunto i risultati si sono visti. L’azienda  farmaceutica avrebbe investito 100 milioni di dollari per realizzare bioreattori per produrre i principi attivi dei vaccini anti Covid-19 ma le autorizzazioni richieste si sono fermate al Ministero della Transizione Ecologica perché lo stabilimento, ricade all’interno della Valle del Sacco, area fortemente inquinata dalle industrie negli anni passati, e per questo soggetta a rigide procedure legate alla tutela ambientale. Ma per ottenere le certificazioni necessarie i tempi sono lunghi e la Catalent non può aspettare ed ha deciso di dirottare gli investimenti in Inghilterra.  “Zingaretti e Buschini si svegliano tardi – sottolinea il Senatore Ruspandini– Il Pd dorme sonni profondi mentre Catalent che sposta 100 milioni di investimenti da Anagni in Inghilterra per lentezze e ritardi burocratici ,è solo l’ultimo esempio di occasioni mancate per la nostra Provincia in termini di sviluppo economico ed opportunità occupazionale. Per colpa del Sin, Amazon non si è insediata su Patrica ad esempio. Buschini convoca il tavolo con i sindacati, peccato che questa problematica era stata fatta rilevare già tre anni fa dai Sindaci dei Comuni interessati, fu convocata una riunione in Provincia, in presenza del Ministero dell’Ambiente e la Regione e in quell’occasione facemmo rilevare come le Aziende, anche quelle esistenti, riscontravano grandi problemi per colpa del Sin e della burocrazia. Chiedemmo una circolare che snellisse e desse l’opportunità alle Amministrazioni Comunali di agevolare e velocizzare i procedimenti edilizi. La verità è che non si è fatto nulla, le istanze dei Sindaci sono state inascoltate e nel frattempo siamo stati costretti a prenderci mille responsabilità. Oggi in vista delle elezioni regionali ci si sveglia puntualmente. Buschini sa che per ottenere un nulla osta paesaggistico in Regione servono due anni e mezzo? È quello che è accaduto ad un’azienda di Patrica per la costruzione di una semplice pensilina”.