Come si svolgono le procedure per la raccolta dei rifiuti urbani a Rieti? Garantiscono la sicurezza dei lavoratori? Ne parla la Uil di Rieti e della Sabina romana in una segnalazione inviata al Prefetto di Rieti, alla Procura, al comando dei Carabinieri, alla Questura e all’Inail.
Nell’esposto firmato da Marco Palmerini, funzionario del sindacato di viale Matteucci con delega alle aziende partecipate, si ripercorre l’attuale prassi quotidiana. “Da diverso tempo la necessità di ridurre i costi industriali fa sì che le società utilizzino sui servizi di raccolta dei rifiuti domestici un singolo operatore – si legge nel documento – che svolge sia le mansioni di autista dell’automezzo che di operatore addetto allo svuotamento dei bidoni e al carico del loro contenuto. Una prassi che ha stravolto le procedure del passato. Capita così che il conducente arriva sul posto, scende dal mezzo, avvicina i cassonetti li carica e li riporta al loro posto”.
“Durante tutte queste manovre – aggiunge Marco Palmerini – il veicolo resta sempre in moto per alimentare l’impianto di carico in violazione al regolamento di attuazione del Codice della Strada. Ma soprattutto il posto guida resta incustodito, basta un semplice malfunzionamento meccanico e il sinistro è confezionato: una situazione che sta comportando sempre più incidenti creando in alcuni casi infortuni anche gravi, danni rilevanti agli automezzi delle ditte e dei privati”.
Oltre il danno però c’è anche la beffa. “Le imprese hanno iniziato a sanzionare i lavoratori che incappano in questi incidenti, in alcuni casi con l’aggiunta dell’azione civile per il recupero dei danni ai veicoli aziendali – prosegue Palmerini – Sanzioni che sono state impugnate in collegio di conciliazione e arbitrato, ma purtroppo il Presidente nominato dall’ispettorato territoriale del lavoro, creando un grave precedente, non ha annullato la sanzione disciplinare, come chiesto dall’arbitro scelto dal lavoratore. Quest’ultimo nell’ambito dell’arbitrato, ha evidenziato come le procedure che stabiliscono l’impiego di un unico lavoratore, con il ruolo di conducente e operatore per la raccolta dei rifiuti, impossibilitato ad attivare le imposizioni dell’articolo 353 commi 2 e 3 del regolamento di attuazione del codice della strada, siano in netta violazione a quanto stabilito dalla legge”.
“Le norme vietano al lavoratore di lasciare incustodito il mezzo e in moto durante la sosta – conclude Palmerini – Questa prassi sta quindi creando problemi ai lavoratori perché trasgrediscono quotidianamente la legge mettendo anche a rischio la propria salute e la sicurezza. Tematiche che vanno affrontate e risolte. Siamo impegnati da tempo nella campagna #ZeroMortiSulLavoro, anche per questo abbiamo chiesto alle autorità competenti di intervenire al più presto mettendo fine a questo far west che ricade sulle spalle di tanti lavoratori reatini”.