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Malagò replica a Binaghi: “Attacco sbagliato e falso”. E Palazzo Chigi smentisce il presidente Fit

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Il numero uno del Coni replica all’accusa di aver cercato di danneggiare gli Internazionali d’Italia, lanciata ieri dal presidente della Federtennis

ROMA – “Ci siamo stupiti moltissimo di aver avuto tutta questa attenzione nella conferenza di conclusione degli Internazionali“. Lo dice il presidente del Coni, Giovanni Malagò, dopo l’attacco ricevuto dal numero uno della Federtennis, Angelo Binaghi. Secondo il presidente Fit, Malagò si sarebbe rivolto al Governo per “danneggiare gli Internazionali dapprima cercando di non fare partecipare Djokovic (poi vincitore al Foro Italicondr) e in seguito tentando di fare escludere i tennisti russi e bielorussi”.

Questa la replica del presidente del Coni: “Credo ci sia una abbondantissima maggioranza delle persone che si occupano di sport che pensa che in questo caso sarebbe stato più giusto, bello e importante dedicare quei minuti a quello di particolarmente significativo che è riuscito a fare in questi giorni il torneo. È stato fatto, ma sicuramente in modo marginale rispetto al peso che è stato riconosciuto al tema di un attacco inelegante, sbagliato, profondamente non vero e anche sgrammaticato sotto il profilo dei ruoli nazionali e internazionali”, sottolinea Malagò a margine della consegna del Premio Bearzot 2022.

“PARAGONE CON GP MONZA INELEGANTE”

“Penso che sia inelegante fare paragoni con qualcun altro. Una volta citi una piccola federazione, una volta parli delle discipline sportive, un’altra parli dell’Aci e del Gran Premio di Monza, che gli hanno già risposto per le rime disconoscendo le cose dette da lui. Dovrebbe invece parlare di tutto ciò che di bello sta succedendo intorno al tennis e di cui siamo particolarmente felici“, è la puntualizzazione di Malagò dopo che ieri Binaghi, a conclusione degli Internazionali d’Italia, ne aveva sottolineato il record di incassi e spettatori proprio a discapito del Gran Premio di Monza 2019.

“NON SONO OSSESSIONATO DA RIFORMA SPORT, GIUSTO COMBATTERLA”

Il numero uno dello sport italiano replica anche sul punto di una presunta “ossessione” nei confronti della società Sport e Salute, la società nata dalla riforma dello Sport, di cui lo aveva accusato Binaghi. “Io non sono ossessionato da niente, quello che è sicuro è che io ho combattuto la riforma, e ci mancherebbe. Sfido chiunque al mio posto da presidente del Coni a fare diversamente e a non provare, mentre arrivava la riforma, a dire che non andava bene. Sarebbe stata una mancanza di rispetto non solo per il sottoscritto, perché sono di passaggio, ma anche e soprattutto al simbolo del Coni e a tutti coloro che mi hanno preceduto”.

PALAZZO CHIGI: “MALAGÒ NON CHIESE INTERVENTO DEL GOVERNO”

E sullo scontro tra il presidente della Fit e quello del Coni interviene anche il Governo. Binaghi aveva infatti parlato di un tentativo di Malagò di indirizzare l’esecutivo “per intervenire nell’autonomia dello sport”. Fonti di Palazzo Chigi, in una nota, spiegano: “Con riferimento alle dichiarazioni del presidente della Federtennis Angelo Binaghi riportate dalla stampa, si precisa non rispondere al vero che il Presidente del Coni Giovanni Malagò abbia ‘chiesto al Governo di intervenire sull’autonomia dello sport’ e si conferma che i rapporti tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Coni sono contraddistinti da collaborazione istituzionale e da rispetto per le reciproche competenze e funzioni“.

 fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it Mirko Gabriele Narducci