Piglio, Borgia: “C’è stato un grande coinvolgimento alimentato dalla speranza di vedere realizzato un sogno per una società migliore ed uguale per tutti”
Si è concluso nella giornata di mercoledì il Progetto “LETTURA DI GENERE”, organizzato dal Comune di Piglio nella persona della consigliera alle Pari Opportunità Maria Grazia Borgia, con la partecipazione delle classi Quarte e Quinte della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo “Ottaviano Bottini” di Piglio, che hanno partecipato all’incontro con l’autore Matteo Bussola. Quest’ultimo evento si è svolto presso il Centro Culturale e per le Pari Opportunità “Eureka”, in un’atmosfera calorosa e festosa, moderata da Andrea Di Palma, ed è stato affrontato l’importante tema della “Parità di genere”, insieme all’autore Matteo Bussola, alla consigliera alle Pari Opportunità, Maria Grazia Borgia, alla vicepreside Serena Saurini, alla sociologa Cristina Brevetti, alle insegnanti Giuseppina Biasiotti, Maria Luisa Fantini, Simonetta Fontana, Roberta Bravo e ai ragazzi del Servizio Civile – Settore Cultura. Ma i veri protagonisti del Progetto e dell’evento sono stati proprio i bambini, che con la loro spontaneità e curiosità hanno rivolto all’autore numerose domande, alcune veramente profonde, altre simpatiche e originali, evidenziando che dalla lettura del libro è scaturita una profonda riflessione che li ha sensibilizzati e, speriamo indirizzati, verso la cultura della “Parità di genere” “Il raggiungimento della parità di genere –commenta il consigliere Maria Grazia Borgia- non è solo una delle grandi sfide dei nostri giorni, ma anche un obiettivo: il quinto dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Insieme, adulti e bambini, dobbiamo ripensare un’identità di genere che abbatta le diseguaglianze, gli stereotipi e i pregiudizi sulle donne, creando dei contesti sociali, scolastici e lavorativi sempre più inclusivi. Purtroppo ad oggi persiste un importante divario tra uomini e donne, man mano che si arriva ai ruoli di coordinamento il numero delle donne diminuisce e poche donne arrivano ai livelli più alti. E’ una questione culturale che deve essere affrontata sin dalla scuola primaria. Per questo ringrazio la Dirigente Scolastica, dott.ssa Olivieri, che con la sua sensibilità ha appoggiato e promosso sin dall’inizio questo progetto, e le insegnanti Simonetta Fontana, Maria Luisa Fantini, Giuseppina Biasiotti e Roberta Bravo, che hanno curato con passione e dedizione il progetto stesso. All’interno del contesto educativo scolastico, la lettura ha fornito stimoli di riflessione che i bambini hanno condiviso con le insegnanti per decostruire le disuguaglianze esistenti, per raggiungere una consapevolezza che rappresenta il primo passo per promuovere una cultura di parità e rispetto in cui abbiano eguali opportunità uomini e donne. Del resto, nella scuola ragazze e ragazzi trascorrono un tempo importante del loro processo formativo, instaurano le prime relazioni significative al di fuori dell’ambito familiare. Qui si confrontano le rappresentazioni del mondo e prendono forma concreta le relazioni adulte di genere. In particolare ringrazio l’autore, Matteo Bussola, che generosamente ha accettato questo incontro per riflettere insieme sul tema della parità di genere mettendo a disposizione dei nostri bambini la sua competenza, sensibilità e passione, facendoci capire che dietro il libro c’è una persona, non solo uno scrittore ma anche un padre, che l’ha scritto per comunicare le proprie emozioni e le proprie riflessioni, ma soprattutto per dare un messaggio di speranza alla domanda dei bambini di Piglio “crede veramente si possa essere liberi?”. Messaggio nel quale crede profondamente e che gli sta a cuore, quello della libertà di sentirsi chi si vuole senza rimanere prigionieri nelle gabbie in cui la società spesso prova a relegarci”. Al termine dell’evento, i bambini hanno fatto volare liberi nel cielo decine di palloncini, ognuno di colore diverso, con la speranza di vedere realizzato il sogno che è stato il filo conduttore dell’intera manifestazione: “la libertà di essere i colori che vuoi”.