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Maresciallo e ogni tanto dj in spiaggia, ma il Tar conferma: ‘Non poteva’

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La Banca d’Italia rielabora i dati Istat e calcola che la spesa per ogni figlio nel 2021 è diminuita rispetto agli scorsi anni

ROMA – Quanto costa un figlio ogni mese? Una domanda che assilla le famiglie che i figli ce li hanno e anche quelle che magari vorrebbero farli, ma sono frenate dall’aspetto economico, fattore che pesa sul fenomeno della denatalità italiana. Il calcolo ha provato a farlo la Banca d’Italia, rielaborando i dati Istat, nella relazione annuale presentata oggi insieme alle Considerazioni finali del governatore, Ignazio Visco. Ebbene, secondo gli economisti di Palazzo Koch, nel 2021 la spesa per un figlio è pari a 580 euro, in calo rispetto agli anni precedenti.

“Nel periodo tra il 2017 e il 2019 i nuclei familiari composti da due adulti e uno o più figli minori hanno speso in media poco più di 640 euro al mese per mantenere ogni figlio (un quarto della spesa media di una famiglia italiana)”, si legge nella relazione.

Questo costo, spiega lo studio, “comprende gli acquisti di beni e servizi destinati esclusivamente ai figli (ad esempio alimenti per neonati e rette scolastiche) e una quota dei consumi rilevati a livello familiare (quali le spese per l’abitazione e per i trasporti). Quasi il 60% della spesa è stato destinato a soddisfare bisogni primari (alimentari, abbigliamento e spese per la casa, istruzione e salute)”.

Nel Mezzogiorno, sottolinea il report di Palazzo Koch, “la spesa per figlio è risultata inferiore rispetto al Centro-Nord; l’incidenza sulla spesa media delle famiglie è tuttavia simile nelle due macroaree. Il divario ha riguardato per circa un quinto le spese per la casa, che riflettono il più elevato costo degli immobili nelle regioni centro-settentrionali, e per circa due terzi i consumi meno essenziali (tempo libero, trasporti e altro)”.

La spesa, pressoché stabile nel triennio 2017-19, si è contratta nel 2020 a 580 euro (12% in meno sul 2019), quando, sottolinea Bankitalia, “i timori del contagio e le restrizioni alla mobilità connesse con la pandemia hanno fortemente ridotto la spesa per consumi, in particolare per i trasporti e per il tempo libero”.

fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it Luca Monticelli