“Utilizzare i fondi del Pnrr per fare di Roma una città modello di sviluppo sostenibile e abbandonare le idee malsane di termovalorizzatori e biodigestori anaerobici: questo è quello che dovrebbe fare l’attuale Giunta guidata dal Sindaco Roberto Gualtieri. Ciò significa anche mettere in campo gli investimenti previsti nel nostro piano industriale Ama già pronto per il 2021-2024, realizzare impianti per il trattamento della frazione umida a tecnologia aerobica, che non hanno bisogno di discariche, e le isole ecologiche. Eppure il primo cittadino e l’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi continuano sulla loro strada senza ascoltare i consigli di chi ha risanato i conti della società partecipata e le ha dato bilanci veritieri. Siamo fermamente convinti che Roma debba e possa, dopo che abbiamo lasciato ad Ama un tesoretto di 340 milioni di euro, proseguire il percorso verso l’economia circolare e la transizione ecologica e non impegnare danaro pubblico per mettere in cantiere tra anni due ecomostri, ciascuno da 100 mila tonnellate di frazione organica, impattanti sull’ambiente, che non faranno sparire i rifiuti ma produrranno sostanze inquinanti e avranno bisogno di discariche di servizio per conferire gli scarti: uno spreco di risorse a fronte di una produzione di energia insignificante. Il digestato che produce il biodigestore è un materiale simile al rifiuto il cui odore sgradevole sarà un problema per i residenti. Siamo a fianco dei cittadini e li incontreremo in un’assemblea pubblica”.
Così in una nota Daniele Diaco, consigliere capitolino M5s e Irene Badaracco consigliera M5s del Municipio XV.