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Una serata di pura familiarità insieme agli esuli ucraini

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Trevi Nel Lazio, Un riconoscimento al Sindaco Grazioli per l’accoglienza e l’aiuto costante ai profughi

Una bella serata quella di martedì sera agli Altipiani di Arcinazzo e precisamente nella struttura di via Selva d’Anticoli , dove i profughi ucraini in essa ospitati, in occasione di un compleanno hanno voluto coinvolgere l’associazione di volontariato INARMA che li ha seguiti sin dal loro arrivo, insieme ai volontari della Parrocchia di San Policarpo tra cui lo stesso parroco don Claudio Falcioni che hanno messo a disposizione la struttura di proprietà della Parrocchia e l’Amministrazione di Trevi Nel Lazio con la presenza del Sindaco l’avv. Silvio Grazioli e del Vice Sindaco con delega ai servizi sociali Stefania Mari. In aprile in questa struttura giunsero 35 persone ucraine, donne e bambini, attraverso la Caritas San Policarpo di Roma, che furono accolti con grande supporto , nel corso dei mesi alcuni di loro hanno fatto un ricongiungimento familiare in raggiungendo altre città e ad oggi agli Altipiani di Arcinazzo sono presenti 9 profughi. Durante la serata, ricca di armonia, è stato conferito un riconoscimento al Sindaco Grazioli da parte del Presidente Nazionale dell’associazione INARMA A.P.I. (Associazione Pensionati Interforze) Remo Paniccia, per la sensibilità e la disponibilità, in aiuto costante e coinvolgente verso i profughi ospitati nel territorio di Trevi Nel Lazio, a dimostrazione  non solo delle grandi capacità organizzative-amministrative, ma anche della grande sensibilità che evidenzia  un uomo di grande valore. “Ringrazio per questo attestato che mi è  stato conferito –ha commentato il Sindaco Grazioli- credo che in una situazione così drammatica per queste l’apporto di tutte le istituzioni e le associazioni del territorio, è stato corale, la comunità di Trevi  è vicina al loro dramma, ed in questi mesi, non solo azioni materiali sono state fatte, ma si è esternata una costante vicinanza verso di loro per farli sentire parte integrante della quotidianità”.