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Sogei smentisce gli hacker di Lockbit: “Nessun attacco all’Agenzia delle Entrate”

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Sul dark web la notizia dell’incursione. Dalla cybergang russa un ultimatum di cinque giorni per il pagamento di un riscatto per la restituzione di documenti, scansioni, rapporti finanziari e contratti

ROMA – Nessun attacco hacker all’Agenzia delle Entrate da parte della cybergang russa LockBit. Sogei spa in una nota informa che dalle prime analisi effettuate non risultano essersi verificati attacchi cyber né essere stati sottratti dati dalle piattaforme ed infrastrutture tecnologiche dell’Amministrazione Finanziaria. Dagli accertamenti tecnici svolti Sogei esclude pertanto che si possa essere verificato un attacco informatico al sito dell’Agenzia delle Entrate. Resta in ogni caso attiva la collaborazione con l’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale e la Polizia Postale al fine di dare il massimo supporto alle indagini in corso.

L’ANNUNCIO DELL’ATTACCO

A lanciare l’allarme sull’attacco hacker, pubblicando anche alcuni screenshot, era stato Pierguido Iezzi, CEO di Swascan polo della cybersicurezza del Gruppo Tinexta: “LockBit ha pubblicato nel dark web la notizia di aver sottratto tramite malware 78 GigaByte di dati dalla Agenzia delle Entrate, intimando un ultimatum di cinque giorni per il pagamento del riscatto per la restituzione di documenti, scansioni, rapporti finanziari e contratti, di cui presto verranno pubblicati degli screenshot esemplificativi del materiale rubato. In caso contrario, la consueta minaccia è di pubblicare i dati disponibili”.

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LA NOTA DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE SULL’ATTACCO HACKER

Non appena appresa la notizia, apparsa sui social e ripresa da alcuni organi di stampa, “circa il presunto furto di dati dal sistema informativo della fiscalità”, l’Agenzia delle Entrate ha “immediatamente chiesto un riscontro e dei chiarimenti a Sogei, società pubblica interamente partecipata dal ministero dell’Economia e delle Finanze, che gestisce le infrastrutture tecnologiche dell’amministrazione finanziaria e che sta effettuando tutte le necessarie verifiche”.

fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it