Piglio, Si rischia la realizzazione di multi piani per le nuove batterie di loculi, manca un regolamento comunale
Lo stato di degrado in cui versa il civico cimitero di Piglio, porta a dire che: “il caro estinto avrebbe tutto il diritto di rivoltarsi nella tomba”. Lo stesso diritto che hanno di lamentarsi tutti quei cittadini che si recano a trovare i loro defunti al cimitero, oggetto da tempo di dure critiche per lo stato di abbandono in cui versa. Cipressi (avvolti dai visibili effetti del cancro dei cipressi) in parte secchi alti all’inverosimile, vialetti dove si affonda tra ghiaia e sentieri cementati tra avvallamenti e buche, tetti di batterie di loculi dove germogliano piante, fili elettrici scoperti che permettono di allacciarsi bay passando da una lapide all’altra, tombe e cappelle abbandonate da decenni dove è illeggibile il nominativo del defunto, un quadro in piena confusione, se poi si aggiunge il fatto che a breve finiranno i loculi a disposizione della comunità, allora ecco che si può misurare il grado di civiltà non del popolo, ma dell’Amministrazione pigliese indifferente a questa situazione. Lo stato di abbandono e il decadimento che ne consegue non risparmiano quasi nulla all’interno delle mura cimiteriali e sono testimoni di decenni di negligenza dell’amministrazione pigliese, che non ha fatto alcun investimento sull’area, ma si sono appunto costruite batterie di locali, in modo sconsiderato ed ora che i loculi stanno terminando, c’è il rischio che con questa logica si realizzino dei multi piani . Il problema principale più volte sollevato all’Amministrazione Comunale del Sindaco Mario Felli, che mesi fa aveva promesso d’intervenire, (una delle sue tante promesse mai mantenute), è che non esiste un regolamento comunale per la gestione del cimitero, dove tra l’altro vengano indicati i tempi delle concessioni. Il progetto più ampio , riguarda la realizzazione di nuove batterie di loculi ed aree di cappelle private, che può attuarsi in due modi : o attraverso l’espropriazione di un terreno limitrofo oppure recuperando l’ampio terreno posto all’entrata del cimitero dove ci sono sepolture risalenti alla fine dell’800 inizi del 900, con tombe abbandonate dove è impossibile risalire al nome del defunto talmente l’incuria e l’abbandono hanno cancellato il nome, e non risulta nessun familiare che si occupi delle stesse. Visto che è difficile per il Sindaco Mario Felli e la sua amministrazione comprendere questa fotografia, cerchiamo di rendere il concetto ancora più chiaro: il cimitero è un bene soggetto al regime del demanio pubblico ed il codice civile stabilisce che questo tipo di beni sono «inalienabili e non possono formare oggetto di diritti a favore di terzi» appartengono al Comune. Le concessioni di loculi, le cappelle e tombe di famiglia, hanno durata a 99 anni se rilasciate anteriormente alla data di entrata in vigore del D.P.R. 21.10.1975 n. 803 sono a perpetuità, quelle successive hanno validità inferiore a 50 anni ( ed il decennio specifico lo decide il Comune nel regolamento), rinnovabili previo pagamento di un canone che normalmente viene fissato ad un terzo del costo del loculo nel momento del rinnovo. Le disposizioni normative stabiliscono che il Comune, ha la facoltà di pronunciare la decadenza della concessione, previa diffida al concessionario o agli aventi diritto, se reperibili. Qualora non sia possibile il loro reperimento, la diffida viene pubblicata all’Albo Comunale e presso il cimitero per la durata di 90 giorni consecutivi. Trascorso tale termine, ove non ricorrano circostanze che giustifichino il rinvio, il dirigente dichiarerà la decadenza della concessione con atto da notificarsi nei modi di cui sopra ai concessionari o ai suoi eredi. Tale atto dovrà essere pubblicato ed esposto per 180 gg. all’albo Comunale e presso il cimitero. Il Comune provvederà a liberare dalle salme o dai resti il manufatto che tornerà in sua piena disponibilità. I resti saranno sistemati nell’ossario comune, che nel cimitero di Piglio è una batteria i cui resti sono in cassettine. La legge in materia è cristallina, e dà all’Amministrazione Comunale di Piglio uno strumento semplice e facile da attuare, dunque una volta stabilito nel regolamento comunale la durata della concessione che può essere a 30 anni (come il Comune di Roma) o di 35 anni (come i Comuni limitrofi a Piglio), si può avviare la procedura di recupero dei loculi occupati con concessioni scadute o in via di scadenza, avvisando gli eredi se vogliono o no rinnovare la concessione del loculo, se gli eredi non le rinnovano le salme vengono depositate in cassettine ed messe nell’ossario che a Piglio è una batteria di piccoli loculi, ed allo stesso tempo il Comune avrà recuperato i loculi e potrà nuovamente rivenderli. Stessa procedura per le sepolture a terra, in questo caso il Comune recupera una vasta area dove rivendere metrature per realizzarvi cappelle ed oltre a queste realizzare nuove batterie di loculi. Procedure che altri Comuni hanno già attuato mostrando l’alto valore di civiltà che purtroppo sembra mancare nella totale indifferenza dell’attuale Amministrazione Comunale del Sindaco Felli. A riguardo il consigliere di minoranza Elisabetta Fantini ha presentato nei giorni scorsi un’interrogazione scritta al Sindaco, ma tutti sanno che i tempi di risposta del Sindaco Mario Felli sono molto lunghi e che le risposte non dicono nulla se non evidenziare il grande disinteresse che quest’Amministrazione continua a mostrare verso la popolazione pigliese.