Alcuni esponenti della sinistra palermitana si interrogano su quanto accaduto ieri a pochi metri dal teatro Politeama, in piano centro
PALERMO – Giusto Catania, anima della sinistra palermitana ed assessore della giunta Orlando, che ha appena lasciato il posto all’era Lagalla, prende di petto la questione: “Ciò che è accaduto ieri a Palermo è un po’ preoccupante. Non vorrei che qualcuno pensasse di accreditarsi prima dell’arrivo di un possibile governo di destra”.
Gli scontri avvenuti ieri tra polizia e manifestanti nel capoluogo siciliano, dove era in corso il comizio della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, si spostano sul piano politico nazionale ed entrano nella campagna elettorale, ma intanto alcuni esponenti della sinistra palermitana, interpellati dalla Dire, si interrogano su quanto accaduto ieri a pochi metri dal teatro Politeama, in piano centro: “Non è la prima volta che si verificano delle contestazioni a Palermo ma non ricordo epiloghi violenti – afferma Catania -. Nella storia, anche recente, di questo Paese, ogni volta che si esasperano i toni si finisce con l’utilizzo del manganello: strumento che è servito spesso per accreditarsi con i futuri governi”.
Per Catania “è un film già visto e per nulla utile“, in una città nella quale “le forze dell’ordine hanno sempre dimostrato senso di responsabilità e massima attenzione ai problemi seri come la lotta alla mafia”.
fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it Salvo Cataldo