Il regolamento introduce misure comuni per ridurre il consumo di elettricità del 10%. Von der Leyen: “Pronti al price cap, confido in una soluzione”
di Alessio Pisanò
BRUXELLES – Il Consiglio dell’Ue ha formalmente adottato un intervento di emergenza per affrontare i prezzi elevati dell’energia. Il regolamento introduce misure comuni per ridurre la domanda di elettricità e per raccogliere e ridistribuire le entrate in eccesso del settore energetico alle famiglie e alle piccole e medie imprese. È stato stabilito inoltre un obiettivo di riduzione globale volontario del 10% del consumo lordo di elettricità e un obiettivo di riduzione obbligatorio del 5% del consumo di elettricità nelle ore di punta.
I COMPITI DEGLI STATI MEMBRI
Gli Stati membri individueranno il 10% delle ore di punta, tra l’1 dicembre 2022 e il 31 marzo 2023, durante le quali ridurre la domanda. Per quanto riguarda le tecnologie inframarginali è stato fissato un tetto massimo di 180 euro/MWh per i produttori di energia elettrica, compresi gli intermediari che le utilizzano per produrre elettricità, come le fonti rinnovabili, il nucleare e la lignite. Per il settore dei combustibili il regolamento del Consiglio ha stabilito un contributo di solidarietà temporaneo obbligatorio sui profitti delle imprese attive nei settori del petrolio greggio, del gas naturale, del carbone e delle raffinerie. Questo contributo sarà calcolato sugli utili imponibili, determinati in base alle norme fiscali nazionali nell’anno fiscale che inizia nel 2022 e/o nel 2023, che sono superiori a un aumento del 20% degli utili imponibili medi annuali dal 2018.
fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it