Meloni e i due presidenti uomini, Letta e le capigruppo donne: cosa faranno i due leader? La grana dell’equilibrio di genere è dietro l’angolo
ROMA – Due uomini per Giorgia Meloni e due donne per Enrico Letta. All’atto di nascita della XIX legislatura, le grane politiche rispettano gli equilibri di genere. I leader del ‘rosso e nero’ devono scegliere: confermare le scelte di sempre, o produrre un cambiamento?
Per la presidente di Fdi il problema nasce dagli uomini. In sintesi: può la prima donna presidente del consiglio consegnare le cariche più alte delle Camere a due parlamentari uomini? I prescelti secondo i boatos della vigilia sarebbero Riccardo Molinari (Lega) alla Camera e Ignazio La Russa (Fdi) al Senato. Se la scelta fosse confermata, sarebbe un passo indietro, perchè salterebbe l’equilibrio di genere raggiunto nella scorsa legislatura, quando Maria Elisabetta Casellati è stata eletta presidente del Senato.
Ma non solo questo. A parte il veto su Molinari proveniente da una parte di Fdi per l’indagine a suo carico – accusato di aver cancellato da una lista alle elezioni comunali un candidato – la sua elezione romperebbe anche gli equilibri tra maggioranza parlamentare e opposizione. Casellati, infatti, nel 2018 è stata eletta nel Conte 1 in quota Forza Italia, dunque all’opposizione. In sintesi, per Meloni si pone un doppio problema di scelta: eleggere due uomini assecondando gli equilibri di maggioranza oppure un uomo e una donna, dove la donna viene dalle fila dell’opposizione?
fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it Alfonso Raimo