Trevi Nel Lazio, “Unione e Cambiamento” naviga a vista e continua a fare buchi nell’acqua
Altro che un megafono gracchiante, quello che continua a sentirsi, è un suono riconoscibile, stridente: è il chiaro rumore fastidioso di chi tenta di arrampicarsi sugli specchi! L’ATO 2, l’ACEA e la Regione Lazio hanno presentato memoria di costituzione nella giornata di oggi venerdì 21 ottobre, e tra la documentazione hanno depositato un verbale del 14 maggio del 2012, nel quale il Comune, dunque l’allora Amministrazione Schina, ha dichiarato adesione al servizio idrico integrato. Il fatto che è stato depositato dallo staff legale di Acea , sottolinea l’importanza e gli effetti di questo documento, al di là degli affannati ed infecondi chiarimenti che la minoranza di “Unione e Cambiamento” cerca di dare. I comunicati dalla Casa Comunale, hanno un grande valore, perché informano la cittadinanza, sulle questione importanti come quella di Acea, in modo cristallino, ed è questa la cosa che interessa ai cittadini, non le solite chiacchiere messe ad arte per screditare l’Amministrazione Grazioli. “Questa mattina –si legge in una nota del Sindaco Grazioli- si è svolta l’udienza per la sospensiva nella causa contro ACEA, Regione Lazio ed ATO2. Il Presidente del Collegio ha proposto preliminarmente di svolgere nel merito la causa il 16 dicembre, vista l’importanza del tema da trattare ed aggiungiamo noi le ricadute politiche molto più ampie rispetto al nostro Comune, ovviamente l’avvocato Medici per conto del Comune ha immediatamente aderito alla proposta. Tale fatto dimostra come sia rilevante la tematica, che ripetiamo afferisce ad un problema di carattere nazionale. L’attenzione dimostrata dalla Corte è testimonianza di come le nostre argomentazioni siano comunque valide e meritino un adeguato approfondimento. Tutto ciò ci lascia ben sperare nel prosieguo degli eventi. Dobbiamo però ribadire che siamo solo all’inizio di una lunga battaglia legale che comunque ha dei risvolti sulla giurisprudenza nazionale che fino ad ora è stata concorde nel dare torto ai Comuni. In tal senso invece noi speriamo che questa tendenza possa essere invertita e gli aspetti dell’acqua pubblica, con annesso referendum che c’è stato, possano trovare un loro accoglimento insieme ovviamente alle nostre specifiche istanze”.