Sale a due il numero delle vittime accertate del maltempo a Casamicciola: è stato trovato il corpo di una bimba di circa 6 anni, oltre a quello della 31enne Eleonora Sirabella
NAPOLI – Salgono a tre i morti nella frana che si è verificata, a causa del maltempo, nel comune ischitano di Casamicciola nella giornata del 26 novembre. Una porzione del monte Epomeo si è staccata ed è rovinata verso il mare, trascinando tutto ciò che ha incontrato sul suo percorso: alberi, auto, case, persone. Oggi, con la pioggia che ha smesso di cadere, le ricerche stanno portando alla luce i corpi delle persone che risultavano disperse da ieri mattina, travolti da fango e detriti o rimasti all’interno di case che sono crollate. Dopo il ritrovamento nella giornata di ieri della donna di 31 anni, questa mattina è stato trovato il cadavere di una bimba, fiutato dai cani impegnati nelle ricerche all’interno di una casa travolta. Si tratta di una bambina di circa sei anni: il cadavere era sotto un materasso. Un altro corpo, di una donna anziana, è stato trovato sempre nella zona di via Celario. Anche questa terza salma è stata trasferita nell’obitorio dell’ospedale di Rizzoli a Lacco Ameno.
Tra quelle stesse rovine i soccorritori continuano a scavare per verificare la presenza di altre persone. Alle 18 in Prefettura a Napoli nuovo vertice per il bilancio ufficiale della situazione.
167 SFOLLATI OSPITATI NEGLI ALBERGHI
Da qualche ora a Casamicciola non piove più e la luce del giorno illumina il fango e la melma che hanno rivestito la contrada del comune ischitano travolta, ieri intorno alle 5, da una frana. Si cercano ancora i dispersi. Questa mattina sono stati trovati i corpi di una bambina e di una donna anziana, mentre ieri era stata accertata la morte di una donna: è una 31enne del luogo, Eleonora Sirabella. Il suo cadavere è stato trovato ieri nei pressi di via Celaro. I feriti sono quattro, di cui uno trasferito in prognosi riservata al Trauma center dell’ospedale Cardarelli di Napoli. Gli sfollati sono 167: i più hanno passato la notte negli alberghi e poi c’è chi ha preferito trovare una soluzione autonoma.
fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it Carmen Credendino