“Meglio lasciare tutti insieme dando la possibilità ad una nuova formazione di ribaltare la partita”, ha detto Agnelli
ROMA – Ground zero Juventus. E’ finita l’era di Andrea Agnelli presidente. Aveva resistito alle inchieste sulla ‘Ndrangheta nella curva bianconera, allo scandalo ma-non-troppo dell’esame di italiano di Suarez all’Università di Perugia per la cittadinanza italiana a uso calciomercato. Invece il terremoto arriva a valle dell’inchiesta – quella più corposa – della Procura di Torino sull’ipotizzato gioco delle tre carte della dirigenza bianconera: il presunto falso nella formulazione del bilancio, le famigerate plusvalenze, l’eventuale profitto utilizzato poi per la compravendita dei giocatori seguendo un diverso metro di regole.
La procura di Torino aveva notificato ai componenti del Cda dimissionario la chiusura delle indagini preliminari dell’inchiesta sulle plusvalenze e gli stipendi spalmati nel 2020. Due i reati configurati: false comunicazioni sociali, il classico falso in bilancio, e false comunicazioni rivolte al mercato, ostacolando l’autorità di controllo, la Consob.
fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it Mario Piccirillo