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La sera in cui è quasi morto Pelé e i tg gli facevano gli auguri

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Durante la partita dei Mondiali Olanda-Stati Uniti a Doha, la Fifa è riuscita a scrivere ‘Guarisci presto’ a un malato terminale

ROMA – Ad un certo punto a Pelé saranno arrivate a migliaia le notifiche. Come quando sei già morto, e il mondo ha l’ansia di omaggiare la leggenda scrivendo direttamente al diretto interessato. È un tic, come quello di far scattare i coccodrilli in una gara a chi posta per primo la foto “intima” col carissimo estinto. Sarà sobbalzato, Pelé, nella sua stanza all’ospedale israelita Albert Einstein di San Paolo: vabbè ma non fate così, non è ancora il momento!

IL MESSAGGIO DI PELÉ SU INSTAGRAM

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E lui, o chi per lui, si è attaccato ad Instagram per spezzare quella catena di lutto precoce: “Sono forte e continuo le cure come di consueto, i vostri messaggi mi danno grande energia: e seguo anche il Brasile al Mondiale!“. Ma era già troppo tardi, le condoglianze rispondono ad un’urgenza, il cordoglio è inarrestabile. La morte di Pelé, dopo quella di Maradona, è un’apocalisse programmata. Manca solo il palinsesto. Alla prima “voce” c’è l’allerta generale. La sera in cui è quasi morto Pelé, dunque, abbiamo avuto un antipasto di quel che sarà. Perché O Rey bene non sta, è ricoverato dal 30 novembre. Secondo “A Folha”, il popolare quotidiano brasiliano che ha innescato la frenesia mediatica, la chemioterapia non fa più effetto, e sarebbe stato trasferito in un centro per cure palliative.

IL DISCUTIBILE OMAGGIO DELLA FIFA A DOHA

Ma nel dubbio è partita la grancassa, con toni imbarazzanti a cominciare dalla Fifa, che a Doha durante Olanda-Stati Uniti ha messo in piedi una spettacolare coreografia con cento droni a disegnare nel cielo sullo stadio Khalifa International la mitica maglia numero 10. La didascalia luccicante era: “Guarisci presto, Pelé“. Allo stesso tempo lo stesso messaggio campeggiava sulla Aspire Tower, il grattacielo nei pressi dello stadio.

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IL BOLLETTINO DELL’OSPEDALE

A chi è saltato in mente di augurare una pronta guarigione ad un malato terminale? Giustamente sui social Mbappé – l’erede designato – s’era limitato ad un più sobrio “Pray for the King”. Lo stesso ospedale a chiusura della serata ha rilasciato un comunicato in cui afferma che Pelé è nel “pieno delle funzioni vitali”, e non ha voluto commentare l’indiscrezione del giornale. Un argine inutile. I tg della sera avevano ormai in scaletta la notizia della imminente dipartita di Pelé. E un paio di conduttori la chiudevano così: “Auguri, dunque, a Pelé”. Manco fosse il compleanno.

 fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it Mario Piccirillo