Si è svolta oggi presso la Residenza di Villa Wolkonsky dell’ambasciatore britannico Ed Llewellyn, alla presenza di quest’ultimo e del Prefetto Francesco Messina, Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato , la consegna del nuovo pamphletche illustra in lingua inglese le informazioni essenziali e le misure di tutela per le vittime di abuso sessuale in Italia, elaborato dall’Ambasciata britannica in Italia e dal Servizio Centrale Anticrimine della Direzione Centrale Anticrimine.
Il vademecum presentato questa mattina è rivolto non solo alle cittadine e ai cittadini britannici ma a chiunque, non padroneggiando l’italiano, sia in grado di comprendere la lingua inglese e sia stato vittima di violenza sessuale in Italia, descrivendo i passi da compiere.
La guida fornisce infatti le informazioni necessarie per sporgere denuncia e accedere all’assistenza e alla protezione garantite in Italia, fra le quali quella denominata “Codice Rosso”, in grado di rendere più efficace e tempestiva la risposta giudiziaria.
Lo scopo è fornire informazioni di carattere pratico su cosa fare dopo aver subito una violenza o un’aggressione sessuale, dando risposte immediate alle domande cha la vittima potrebbe porsi in merito all’accesso alle cure mediche e alle procedure per segnalare il fatto alla polizia.
Grazie a questa iniziativa, la Polizia di Stato metterà a disposizione il suddetto opuscolo in tutte le Questure e altri Uffici della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, nonché in altri Uffici Pubblici e sul sito istituzionale www.poliziadistato.it.
Per il Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, Prefetto Francesco Messina, “l’attenzione verso i crimini contro le donne è una priorità della Polizia di Stato e l’iniziativa presentata oggi rappresenta un altro passo per aiutare queste ultime a difendersi contro ogni forma di sopraffazione legata al genere; la guida è frutto di una particolare sensibilità nutrita nei confronti delle vittime di violenza sessuale, esperienza tragica che porta a vivere un momento di particolare vulnerabilità, per cui è necessario minimizzare il rischio di c.d. vittimizzazione secondaria, che può rivelarsi ancora maggiore se la persona non conosce la lingua italiana e come funzionano le istituzioni deputate al primo soccorso nel nostro Paese”.
L’Ambasciatore britannico, Ed Llewellyn, ha così commentato: “la tutela dei cittadini britannici in Italia è una delle priorità della nostra missione diplomatica. Sono molto grato alla Polizia di Stato per questa opportunità, che consentirà di assistere in maniera più efficace le cittadine britanniche e quante non sono in grado di padroneggiare la lingua italiana. Ringrazio la Polizia di Stato per la sensibilità e la professionalità dimostrate sempre nella gestione e nella prevenzione di questo vile genere di delitti”. “Sapere che le forza di polizia sono al nostro fianco – ha concluso l’ambasciatore – ci rassicura“