Sono nato politicamente in un partito molto particolare che ha cambiato il modo di far politica in Italia, lo ha modernizzato. Il mio rapporto ideale con questo partito, nato dal genio di Silvio Berlusconi, non è mai mutato così come la mia convinzione che una forza politica moderata e veramente liberista, con le radici ben salde nei principi basilari per una società sana come quelli della famiglia e della solidarietà, sia fondamentale per il progresso e per lo sviluppo della nostra Nazione, l’Italia. La storia degli ultimi tristissimi anni non fa che confermarcelo.
Com’è noto il mio percorso in Forza Italia è stato caratterizzato da alti e bassi che, più di una volta, hanno causato dure divergenze e allontanamenti. La mia strada però ha sempre incrociato quella del partito nel quale sono nato e del quale ho sempre conservato lo spirito e anche tante amicizie. Il richiamo del mio partito, insomma, Forza Italia, io non riesco a non sentirlo e il mio confronto con il coordinatore regionale Claudio Fazzone e con il ministro Antonio Tajani è stato schietto, molto sereno, perché mi sono trovato davvero a mio agio in quella che, in effetti, è sempre stata la mia casa politica.
Per questo ho accettato con grande entusiasmo di candidarmi per le prossime elezioni Regionali nella lista di Forza Italia. L’ho fatto da militante, provando un forte spirito di servizio.