La centralità del cliente/paziente alla base degli obiettivi comuni
Marco Passariello, direttore marketing del Gruppo le Due Torri capitanato da Salvio Passariello, e Francesco Lettieri, coordinatore amministrativo del centro clinico NeMo (NEuroMuscular Omnicentre), hanno sancito un accordo che prevede l’acquisto di ausili ed elettromedicali importanti per la diagnosi e l’assistenza. Il Gruppo Le Due Torri è una realtà imprenditoriale per l’economia circolare che racchiude sei attività ristorative, mentre il centro clinico NeMo di Napoli, della Fondazione Serena Onlus, si dedica alla diagnosi, alla cura e alla ricerca nel campo delle malattie neuromuscolari.
Il centro nasce per prendersi cura delle persone affette da malattie neuromuscolari, come la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), la SMA (Atrofia Muscolare Spinale) e le Distrofie Muscolari. Oggi sono 40.000 le persone nel nostro Paese che vivono con questo tipo di patologie altamente invalidanti, con un grave impatto sociale, caratterizzate da lunghi e complessi percorsi di cura e assistenziali. L’obiettivo di NeMo è quello di migliorare la qualità della vita di ogni persona in cura, attraverso la progettazione, l’organizzazione e la gestione di servizi clinici di eccellenza, sviluppati sulla centralità del paziente e della sua famiglia. Il Gruppo Le Due Torri è già impegnato da tempo nel campo ambientale, con azioni mirate alla salvaguardia del pianeta e del benessere della natura così come quello degli animali che lo popolano attraverso la virtuosità dell’economia circolare. Il Gruppo Le Due Torri percorre anche un’altra via: quella della responsabilità sociale i cui principi sono enunciati nella sua “Carta dei Valori”, un documento aziendale condiviso che racchiude i cardini su cui si fonda. Pertanto il Gruppo, a cui appartiene anche il ristorante Agristor di Presenzano, si prende cura non solo del palato ma anche del cuore delle persone. I principali collaboratori di Salvio Passariello sono lo chef executive del Gruppo Giuseppe Auricchio e il maître-sommelier Giuseppe Ventriglia. La collaborazione tra Il Gruppo Le Due Torri e NeMo si espleta in concreto attraverso la realizzazione di piatti speciali, già presenti dal 1° Dicembre in tutte le attività ristorative del Gruppo, una parte del ricavato sarà devoluto al progetto “Il Gusto della Vita” del centro clinico NeMo che ha l’obiettivo di supportare il percorso di cura e riabilitazione dei pazienti con patologie neuromuscolari con figure dedicate agli aspetti di gestione del cibo e attraverso l’acquisto di ausili ed elettromedicali importanti per la diagnosi e l’assistenza.
Per Francesco Lettieri: «Avvicinarsi a una realtà come quella del Gruppo Le Due Torri, presente con le sue attività ristorative nelle città di Napoli, Caserta e Roma, permette non solo di sviluppare progetti mirati che prendono in carico in maniera ancora più completa le persone affette da malattie neuromuscolari, ma anche di raccontare la vicinanza del territorio ai centri clinici che quel territorio ospita». A NeMO tutto ruota intorno alla persona, grazie ad un modello mirato di presa in carico multidisciplinare, che coniuga assistenza e ricerca. Gli stessi valori sono propri del Gruppo guidato da Marco Passariello: «Uno dei valori su cui si fonda il Gruppo Le Due Torri è la responsabilità, intesa nel più ampio significato. Parliamo di responsabilità ambientale, economica e anche sociale. Questa con NeMo è una delle tante iniziative che il Gruppo abbraccia per la causa. In particolare, ciò che ci ha colpito di questo progetto è la centralità del paziente: tutto è pensato, organizzato e gestito perché la persona affetta da malattia neuromuscolare possa vivere il periodo della degenza nel modo più sereno possibile». Conclude Passariello: «Per azzardare un paragone, così come noi con le nostre attività ristorative, abbiamo come unico obiettivo la piena soddisfazione del cliente, il progetto NeMo ha a cuore le necessità dei pazienti in modo autentico al fine di migliorarne la qualità della vita e noi non potevamo che condividere questa nobile visione».
Harry di Prisco