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Dall’hotel di lusso ai sobborghi di Riad: ecco la vita araba di Cristiano Ronaldo

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Il quotidiano spagnolo Abc racconta cosa attenderà la stella portoghese nella sua nuova avventura in Arabia Saudita, nel club Al Nassr

(Foto Twitter Al Nassr)

ROMA – Quanto è dura la nuova vita di Cristiano Ronaldo a Riad. Un alieno in visita su un altro pianeta. Il quotidiano spagnolo Abc dedica a questa “rivoluzione” due pagine. “La vita in Arabia non ha assolutamente nulla a che fare con lo stile di vita europeo – scrive Abc – Qui, a causa delle condizioni climatiche estreme che si verificano tra la primavera e l’autunno, oltre alle pratiche religiose, la routine professionale si svolge nelle ore pomeridiane e notturne, soprattutto nei mestieri e nelle attività che richiedono di essere svolte in uno spazio all’aperto, come il calcio”.

Il calciatore saudita funziona in un altro modo. “Si alza alle 13, consuma un pasto sostanzioso, più vicino al pranzo che alla colazione, e si reca nella sua cittadella dello sport per svolgere il suo allenamento. L’ora di andare a letto è di solito molto dopo l’alba. Per Cristiano, che ha trascorso tutta la sua carriera in Europa, questo sarà uno degli ostacoli che dovrà superare nell’esotico e dorato epilogo della sua carriera“.

DOVE VIVE CRISTIANO RONALDO IN ARABIA SAUDITA
Ronaldo entro fine gennaio ha intenzione di andare a vivere in una villa a Al Muhammadiyah o Al Nakheel, i due compound più lussuosi di Riad. Micro-città all’interno della stessa città dove vivono lavoratori stranieri con un alto potere d’acquisto. Hanno i loro supermercati, scuole, ospedali, farmacie, ristoranti e il resto dei servizi, senza alcuna relazione con la vera Riad.

Per ora Ronaldo vive nel lussuosissimo Four Seasons Hotel, situato nella Kingdom Tower, nel cuore del centro. È il quinto grattacielo più alto del Paese, 302 metri di altezza, e si trova a 25 chilometri dalla modesta cittadella sportiva dell’Al Nassr. Significa almeno 45-50 minuti di traffico ad andare e tornare, “se hai la fortuna di non incappare durante il tragitto in uno dei soliti incidenti che si verificano quotidianamente nella capitale saudita”.
“Cristiano ha già avuto il tempo di rendersi conto che le strutture di lavoro della sua nuova squadra non hanno nulla a che fare con ciò che ha vissuto nelle sue squadre precedenti. La cittadella sportiva dell’Al Nassr è agli antipodi di Valdebebas. Ha solo un campo di allenamento – prosegue il quotidiano spagnolo – ed è situata nei sobborghi di Riad, una città già piuttosto sgradevole, dall’aspetto tipico del terzo mondo. Nei suoi dintorni, spianate e zone depresse, di ceto molto basso, dove bambini e adolescenti si divertono, ignari della loro povertà ed emarginazione, giocando a calcio su campi sabbiosi tipici della Spagna di cinquant’anni fa“.

fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it