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Oltre al degrado strutturale, stanno per finire i loculi al cimitero

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Piglio, E’ l’ufficio tecnico che tarda a stabilire la durata delle concessioni, o la solita chiacchiera del Sindaco?

L’immobilismo dell’amministrazione comunale di Piglio è ormai un dato di fatto, tante le situazioni evidenti che mostrano l’inerzia e l’indifferenza del Sindaco Mario Felli e della sua amministrazione che sembra non vivano a Piglio ma addirittura in un’altra realtà.  Lo stato di abbandono strutturale in cui versa il civico cimitero è uno di queste carenze, e nonostante le ripetute richieste dei cittadini di avere attenzione sulle necessità del cimitero  a oggi nulla è stato portato a termine, anzi, il degrado peggiora sempre più. Alcune aree del cimitero comunale di Piglio sono interdette al transito dei visitatori, impossibilitati dal posare un mazzo di fiori o recitare una preghiera davanti al sepolcro del proprio caro.  L’imminente problema ora sono i loculi, ne sono rimasti meno di 30 a disposizione nell’ultima batteria realizzata, e il rischio è quello di restarne senza in un mondo di necessità.  L’ennesimo evento che poteva essere previsto in anticipo e risolto, come quello della Polizia Locale che nel giro 6 anni, ha ridotto per pensionamento e riavvicinamento  il suo personale da 7 elemento ad 1. Il cimitero risulta fortemente sottodimensionato rispetto alla richiesta di spazi e non si può più ritardare la risoluzione del problema, che sta creando numerosi disagi ai cittadini. Anche questo dimostra l’inadeguatezza dell’attuale amministrazione comunale. Il problema principale più volte sollevato all’Amministrazione Comunale del Sindaco Mario Felli (come al solito promettendo di risolverlo e mai fatto), ed al consigliere delegato Claudio Alessandri  (la cui azione sembra sia limitata dallo stesso Sindaco) è che ad oggi, non si sa  quale sia la durata delle concessioni dei loculi . La risposta è di realizzare nuove batterie di loculi ed aree di cappelle private, che può attuarsi in due modi : o attraverso l’espropriazione di un terreno limitrofo oppure recuperando l’ampio terreno posto all’entrata del cimitero (nella foto) dove ci sono sepolture risalenti alla fine dell’800 inizi del 900, con tombe abbandonate dove è impossibile risalire al nome del defunto talmente l’incuria e l’abbandono hanno cancellato il nome, e non risulta nessun familiare che si occupi delle stesse. Da maggio dello scorso anno il Sindaco Mario Felli aveva annunciato, di aver affidato all’Ufficio Tecnico Comunale il compito di redigere un regolamento  stabilendo la durata delle concessioni (da portare in Consiglio Comunale) e di attuare i procedimenti per l’esproprio dell’ampio terreno posto all’entrata del cimitero. Ad oggi nulla di fatto può darsi che neanche l’ufficio tecnico segua le disposizioni del Sindaco, o che lo stesso abbia annunciato una delle sue tante promesse da “marinaio”. Eppure è un concetto talmente semplice e chiaro da attuare per il bene della comunità :  il cimitero è un bene soggetto al regime del demanio pubblico ed il codice civile stabilisce che questo tipo di beni sono «inalienabili e non possono formare oggetto di diritti a favore di terzi» appartengono al Comune. Le concessioni delle cappelle e tombe di famiglia, hanno durata a 99 anni, i loculi a perpetuità, entrambe se rilasciate anteriormente alla data di entrata in vigore del D.P.R. 21.10.1975 n. 803, quelle successive hanno validità inferiore a 50 anni ( ed il decennio specifico  lo decide il Comune nel regolamento), rinnovabili previo pagamento di un canone che normalmente viene fissato ad un terzo del costo del loculo nel momento del rinnovo.  Le disposizioni normative stabiliscono che il Comune, ha la facoltà di pronunciare la  decadenza della concessione, previa diffida al concessionario o agli aventi diritto, se reperibili. Qualora non sia possibile il loro reperimento, la diffida viene pubblicata all’Albo Comunale e presso il cimitero per la durata di 90 giorni consecutivi. Trascorso tale termine, ove non ricorrano circostanze che giustifichino il rinvio, il dirigente dichiarerà la decadenza della concessione con atto da notificarsi nei modi di cui sopra ai concessionari o ai suoi eredi. Tale atto dovrà essere pubblicato ed esposto per 180 gg. all’albo Comunale e presso il cimitero. Il Comune provvederà a liberare dalle salme o dai resti il manufatto che tornerà in sua piena disponibilità. I resti saranno sistemati nell’ossario comune, che nel cimitero di Piglio  è una batteria  i cui resti sono in cassettine. La legge in materia è cristallina, e dà all’Amministrazione Comunale di Piglio uno strumento semplice e facile da attuare, dunque una volta stabilito nel regolamento comunale la durata della concessione che può essere a 30 anni (come il Comune di Roma) o di 35 anni (come i Comuni limitrofi a Piglio), si  può avviare la procedura di recupero dei loculi occupati con concessioni scadute o in via di scadenza, avvisando gli eredi se vogliono o no rinnovare la concessione del loculo, se gli eredi non le rinnovano le salme vengono depositate in cassettine ed messe nell’ossario che a Piglio è una batteria di piccoli loculi, ed allo stesso tempo  il Comune avrà recuperato i loculi e potrà nuovamente rivenderli. Stessa procedura per le sepolture a terra, in questo caso il Comune recupera una vasta area dove rivendere metrature per realizzarvi cappelle ed oltre a queste realizzare nuove batterie di loculi. Procedure che altri Comuni hanno già attuato mostrando l’alto valore di civiltà che purtroppo sembra mancare nella totale indifferenza dell’attuale Amministrazione Comunale del Sindaco Felli. Come sempre rinnoviamo l’invito al Sindaco Mario Felli o ad un amministratore d’intervenire, replicare per dare un segno di vita,  affinchè la cittadinanza possa avere delle risposte, che un’Amministrazione Comunale ha il dovere di dare ai suoi cittadini!!