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Mihajlovic entra nelle leggende dell’Olimpico nel giorno in cui avrebbe compiuto 54 anni

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Il 20 febbraio 1969 l’ex terzino sinistro e allenatore nasceva a Vukovar. Il ricordo dei club di Serie A e l’omaggio di Sport e Salute

ROMA – Lo Stadio Olimpico di Roma celebra Sinisa Mihajlovic, nel giorno in cui l’ex allenatore del Bologna, morto lo scorso 16 dicembre a causa della leucemia mieloide, avrebbe compiuto 54 anni. “È una giornata stupenda, fatta di tanta emozione da parte mia e dei miei figli. È un onore l’affetto che state dimostrando. Sono stati giorni difficili, ma seguiamo il suo messaggio, portandolo nel cuore”. Queste le parole della moglie Arianna a margine dell’omaggio, organizzato nell’ambito del Tour da Sport e Salute in collaborazione con i club di Roma e Lazio. La moglie di Sinisa lo ha ricordato anche su Instagram con una foto dei due sorridenti e la scritta: “Buon compleanno in Paradiso“.

Un modo per ricordare l’uomo e il calciatore. “Parlare del Sinisa campione è banale. Vorrei parlare di alcune caratteristiche come persona, certi valori che non cambiano mai – ha detto Alessio Scarchilli, oggi senior scout giallorosso ed ex compagno di Mihajlovic ai tempi della Roma e della Sampdoria, scoppiando a piangere – Sinisa era un compagno di squadra vero, sincero. Di grande personalità. Fino all’ultimo giorno è stato un esempio di forza e coraggio“. Emozionanti le letture del doppiatore Mino Caprio, tratte dell’autobiografia di Mihajlovic, ‘La partita della vita’.

Commossi i ricordi di Maurizio Manzini, storico team manager della Lazio, Nando Orsi e Dario Marcolin che ha definito Sinisa “un compagno di vita”. Era presente anche Angelo Peruzzi. Personale il ricordo del direttore generale di Sport e Salute, Diego Nepi Molineris: “Quando uno gestisce lo Stadio Olimpico, gestisce, le storie di grandi giocatori, allenatori e uomini. Finita la partita, prima di andare in conferenza, Sinisa si incontrava sempre con sua moglie, si baciavano e si abbracciavano – ha dichiarato Nepi – Mi colpiva vedere questa scena unica. C’è il valore di un giocatore, di un uomo, di un padre e di un marito. Trovare quel tempo per la famiglia prima di una conferenza mi ha sempre stupito – ha continuato il dg – Lo Stadio Olimpico sarà il ponte per il futuro affinché Sinisa non venga mai dimenticato“.

Il tour dello Stadio, dunque, si arricchisce ulteriormente con le maglie di Roma e Lazio appartenute a Sinisa. Quella giallorossa numero 4 dell’esordio all’Olimpico nel 1992 e la casacca biancoceleste con l’11, che risale alle vittorie degli Anni 2000. Tifosi e appassionati potranno ammirarle tutti i giorni insieme a quelle di altri campioni, dal lunedì alla domenica (eccezion fatta nelle date in cui sono in programma gli eventi), e poi visitare le aree solitamente inaccessibili dell’impianto, come la zona mista, gli spogliatoi, l’ingresso riservato giocatori e il terreno di gioco.

L’OMAGGIO DELLA SERIE A A MIHAJLOVIC

Il 20 febbraio 1969 l’ex calciatore serbo di Roma, Sampdoria, Inter e Lazio nasceva a Vukovar. Dotato di un sinistro preciso e di una potenza rara, capace di raggiungere i 160 km/h secondo uno studio di alcuni ricercatori del dipartimento di Fisica dell’Università di Belgrado, Mihajlovic ha mostrato tutte le sue qualità nella Stella Rossa, per poi confermarsi in Italia, dov’è arrivato con la Roma, vincendo con Lazio, Sampdoria e Inter. Da tecnico, è stato sulle panchine di squadre come Sampdoria, Catania, Torino, Milan, Fiorentina, dell’Inter come vice, e, per ultima, del Bologna.

Sui social sono tante le società che lo hanno voluto ricordare. Come la Lazio, unitamente alla Roma e a Sport e Salute: “Sport e Salute con Lazio e Roma celebrano Sinisa Mihajlovic nel giorno del suo 54esimo compleanno Sinisa per sempre”, si legge sui social. Dall’account della Sampdoria, invece, gli “auguri fin lassù, Sinisa”. Il Bologna, ultima squadra allenata dal tecnico serbo, ha ricordato la serie tv ‘We are one – La serie’, che racconterà in 5 puntate il Bologna e lo stesso Mihajlovic, su Dazn proprio dal giorno del suo compleanno.

“Oggi sarebbero stati 54 anni caro Sinisa- si legge invece sulla pagina social di Sport e Salute- Eternamente grati al calciatore, all’allenatore, all’UOMO!”. Anche il Milan lo ricorda: “Il primo compleanno senza di te. Hai lasciato un vuoto incolmabile”. Infine il ricordo direttamente dal campo, quello di un calciatore nato proprio il suo stesso giorno, ma una ventina di anni dopo. Ciro Immobile, che proprio il 20 febbraio del 1990 nasceva a Torre Annunziata, gli ha dedicato la doppietta segnata alla Salernitana: “È stato bello ricordare Mihajlovic – ha detto nel suo intervento a Lazio Style – mi fa sempre piacere ricordarlo. Le nostre famiglie erano molto legate perché molto numerose. Posso semplicemente dire che è sempre bello ricordarlo”.

 fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it