Intervista ad Antonio Ceraso, che domenica scorsa è accorso nella spiaggia di Steccato di Cutro dopo il naufragio del barcone che ha provocato almeno 71 morti: “Peggio di una scena di guerra”
ROMA – “È stata un’ecatombe, non dimenticherò mai quei corpi“. A una settimana esatta dal naufragio di Cutro, il sindaco Antonio Ceraso parla con l’Agenzia Dire della tragica mattina di domenica 26 febbraio in cui, al largo della costa di Steccato, hanno perso la vita almeno 71 migranti provenienti dalla Turchia. E si parla di circa trenta dispersi, secondo le testimonianze di chi era sul barcone. Oggi, su quella spiaggia, una fiaccolata di cittadini con il sindaco e una via crucis di preghiera per le vittime. E il primo cittadino commenta anche l’ipotesi di candidare il suo Comune al Premio Nobel per la Pace: “Sarebbe un onore e un riscatto per il nostro territorio, che non è solo criminalità”.
Autore:Maria Carmela Fiumanò fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it