Le principali novità del provvedimento normativo che la Viceministra del Lavoro Maria Teresa Bellucci definisce “epocale”
ROMA – “Siamo estremamente soddisfatti per aver approvato un nuovo welfare a favore della terza età”. Il ddl anziani, divenuto legge, “è una riforma che sta vicino agli anziani e garantisce loro qualità di vita, sostiene il benessere e offre assistenza all’interno della propria casa come luogo di cura e conforto. E’ una riforma epocale”. Così Maria Teresa Bellucci, Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, commenta la legge delega sulla terza età approvata in via definitiva da Montecitorio.
“EMERGENZA DEMOGRAFICA, ITALIA PRIMO PAESE IN EUROPA PER ANZIANI E SECONDO AL MONDO”
La riforma “nasce dall’emergenza demografica – aggiunge Bellucci – l’Italia è prima in Europa per anziani, seconda nel mondo dopo il Giappone. Abbiamo quindi necessità di dare risposte solide e concrete a 14 milioni di anziani. Il governo Meloni non si è fatto trovare impreparato e ha sostenuto questa riforma portandola in Aula in 150 giorni ottenendo la trasversalità di tutte le forze politiche. Non c’è stato nemmeno un voto contrario. Questo – termina – è un esempio di politica che si mette al servizio delle persone e protegge in più fragili garantendo qualità di vita in tutte le sue fasi, anche nell’ultima stagione”.
COSA PREVEDE IL DDL ANZIANI
- Invecchiamento attivo: per facilitare l’autonomia delle persone anziane, la legge punta a potenziare l’assistenza domiciliare e favorire l’erogazione dei servizi socio-sanitari con l’istituzione di “punti unici di accesso”, ma anche attraverso la creazione di “luoghi di socializzazione” volti a favorire l’inclusione sociale attraverso il dialogo tra persone della stessa età e il contatto con animali domestici.
- Coabitazione solidale: Inserite proposte di sviluppo di nuovi modelli di condivisione dello stesso tetto sia tra anziani che tra diverse generazioni, in luoghi quali condomini solidali e case famiglia, attraverso il volontariato.
- Indennità unica universale: Si prevede l’introduzione su base volontaria, progressiva e sperimentale della “prestazione universale per la non autosufficienza”. Una prestazione unica che racchiude tutte le agevolazioni verso gli anziani non autosufficienti, compresa l’indennità di accompagnamento.
- Maggiore attenzione ai caregiver familiari: previste tutele per inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro delle persone che si occupano della cura dei familiari anziani, mediante attività di formazione e certificazione delle competenze professionali maturate durante questa esperienza.
- Creazione del SNAA: nasce il Sistema nazionale per la popolazione anziana non autosufficiente che ha l’obiettivo di programmare e monitorare i servizi pubblici alle persone anziane non autosufficienti.
- fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it Autore:Piero Bonito Oliva