Pofi, Nel nome dell’arte museale, l’Associazione Onlus MulticomunicamEnte, ha mostrato un bellissimo esempio di integrazione
Una ricca giornata piena di emozione, quella che si è svolta a Pofi, organizzata dall’Associazione Onlus MulticomunicamEnte, che ha curato insieme all’Amministrazione Comunale ed all’Associazione TUA, una visita all’interno del il Museo Preistorico Pietro Fedele e di seguito un tour nello splendido centro storico del paese. La visita ha coinvolto un nutrito gruppo di persone con disabilità legato alla sordità e mutismo, ed è stata particolarmente bella la visita grazie appunto all’Associazione TUA (Territorio dell’Uomo Antico) che gestisce il museo di Pofi, che ha illustrato con una guida le varie sale allestite, contemporaneamente grazie alla professionalità e bravura delle due interpreti la dott.ssa Chiara Grossi e la dott.ssa Rossana Fiorini, che si sono alternate traducendo le spiegazioni nel linguaggio dei segni. Questo è uno degli obiettivi importanti alla base della mission dell’Associazione MulticomunicamEnte, rappresentata dal Presidente Massimo Volpi e da Greta Mazzettino, co-fondatrice. cioè che tutti debbano avere pari opportunità di accesso alla cultura, e dunque anche ai musei e ai loro contenuti, così s’intende garantire la piena accessibilità alle persone sorde nel rispetto dell’articolo 9 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. L’allestimento del musei preistorico di Pofi, consente di rivivere il tipo di esistenza condotto dai popoli locali durante l’età della pietra. Viene dato risalto alla vita dell’uomo, all’ambiente in cui viveva con riferimento alla fauna presente in quei tempi. Il museo è stato fondato nel 1959 da Pietro Fedele, allora sindaco di Pofi, ma aperto al pubblico soltanto dal marzo 2001, espone il cranio dell’Uomo di Ceprano, “Argil”, che è considerato il più antico reperto fossile presente nei musei d’Italia e uno fra i più antichi dell’intera Europa. Il reperto è stato scoperto dal professor Italo Biddittu nel 1994. L’esposizione del pezzo più importante è stata inserita in una raccolta di altri reperti, organizzata in quaranta bacheche, trovati nell’area di riferimento e compatibili con la vita degli uomini e degli animali che abitavano la zona all’epoca. Presenti durante la giornata alcuni amministratori il Sindaco di Pofi Angelo Mattoccia, il Vice Sindaco Marco Savarese, il Vice Sindaco di Ceprano Vincenzo Cacciarella ed il Sindaco di Trevi Nel Lazio Silvio Grazioli. Durante la visita graditissima è stata la partecipazione del prof. Italo Biddittu archeologo di fama internazionale, noto per aver scoperto “Argil” il fossile umano più antico d’Italia e tra i più antichi d’Europa, custodito proprio all’interno del museo di Pofi. “Come sempre è stato piacevole ascoltare il prof. Biddittu durante il suo intervento – ha commentato il Sindaco Grazioli- ed è stata anche l’occasione per avere un confronto con il prof. Bidittu, che conosce molto bene il territorio di Trevi, con il quale organizzeremo a breve un sopralluogo nella grotta del Ceraso, che era giù stata ispezionata dal professore negli anni settanta dal quale emersero resti del periodo Paleolitico 10-12 anni fa, con un’area di sedimentazione di appena 30 cm. Questa grotta potrebbe riservare ancora importanti sorprese”. Il prof. Biddittu ha mostrato molto interesse dall’invito del Sindaco Grazioli, logicamente si chiederà l’autorizzazione alla competente Sovrintendenza prima di avviare gli scavi. Dopo il pranzo la visita è continuata presso il suggestivo centro storico del paese.