“La sicurezza dei bagnanti ed i servizi essenziali sulle spiagge di Roma, ad oggi non garantiti, devono essere obiettivo forte e comune di tutte le forze politiche, ad ogni livello istituzionale. È necessario quindi, trovare soluzioni condivise per superare le criticità riscontrate nell’attuale gestione della stagione balneare, criticità che già lo scorso anno sono emerse con l’assenza del servizio di salvamento in alcune spiagge libere. Ci riferiamo in particolare al tratto di litorale di Capocotta e Castelporziano che rientra nella zona di protezione speciale per la presenza dell’ecosistema dunale e che, a maggior ragione, rischia di essere compromesso in assenza di presidio e servizi. Nel caso di Capocotta, il Giudice amministrativo ha valutato come prioritario l’interesse pubblico alla cura della Riserva. Destinata alla libera fruizione, nell’attesa delle procedure di gara per l’affidamento della concessione, la cura della Riserva deve essere garantita dai gestori dei punti ristoro insieme al salvataggio, la pulizia della spiaggia e delle dune ed i servizi igienici. Invece i punti ristoro sugli arenili di Capocotta e Castelporziano sono chiusi, costituendo un grosso problema che va risolto con urgenza. Sopprimere dal testo dell’ordinanza balneare 50/2023 del sindaco Gualtieri i riferimenti agli arenili di Capocotta e Castelporziano, alle spiagge libere, al salvamento e al kitesurf, non è la soluzione. D’altro canto è da tempo che sollecitiamo la giunta Falconi: la gestione degli arenili voluta non è corretta, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Così siamo stati costretti a chiedere la convocazione della Commissione speciale di controllo e garanzia per avere riscontri sulla gestione, sicurezza e tutela delle spiagge libere del Municipio X e per conoscere lo stato dell’iter del P.U.A. – Piano di Utilizzazione Arenili – approvato dal Campidoglio ed in via di valutazione in regione, in cerca di risposte di cui daremo contezza ai cittadini.”
Lo dichiarano i consiglieri M5S del Municipio Roma X, Alessandro Ieva, Giuliana Di Pillo e Silvia Paoletti