Premiato il Cai, Consorzi Agrari d’Italia, alla cerimonia che ha aperto al Tempio di Vibia Sabina e Adriano a Roma la XVI edizione del Seminario Internazionale Romacereali 2023.
A consegnare il riconoscimento al presidente del Cai, Giusy Ivone, il Presidente di Agro Camera, David Granieri, alla guida anche di Coldiretti Lazio.
Il CAI si è distinto realizzando importanti risultati e approvando un bilancio lo scorso 8 maggio nell’assemblea dei soci con un utile netto pari a 3,2 milioni di euro, un EBITDA di 15,4 milioni di euro e un valore della produzione a 587 milioni di euro. Il dato consolidato che comprende anche le società controllate si attesta a 999 milioni di euro di ricavi ed un EBITDA di 27,8 milioni di euro. L’assemblea dei soci, in seguito all’approvazione del bilancio, ha inoltre approvato la distribuzione di dividendi pari a complessivi 3 milioni di euro.
“I risultati lusinghieri di Consorzi Agrari d’Italia quest’anno rafforzano questo grande progetto pensato per difendere e valorizzare l’agricoltura italiana – spiega Gianluca Lelli, amministratore delegato di Consorzi Agrari d’Italia -. Stiamo strutturando col passare delle settimane una rete sempre più vasta su tutto il territorio nazionale rendendo visibile e riconoscibile il grande ruolo dei consorzi per ciascuna azienda agricola sia nella fornitura di prodotti e servizi sia nella valorizzazione del grande lavoro degli agricoltori”.
L’obiettivo del Cai è quello di supportare tutte le imprese agricole italiane, grazie ai loro poli d’eccellenza e alla continua attività di ricerca e sviluppo, riducendo così i costi di produzione, fornendo mezzi tecnici e soluzioni innovative per proiettare il settore nel futuro, aumentando gli investimenti sui territori e le opportunità di mercato per gli agricoltori tramite i contratti di filiera.
Alla XVI edizione del Seminario Internazionale Romacereali 2023, promossa dalla Camera di Commercio di Roma e aperta dal presidente, Lorenzo Tagliavanti e dal presidente di Agro Camera, David Granieri, insieme al direttore Generale del Crea, Stefano Vaccari, è stato presentato l’aggiornamento dei consuntivi e delle previsioni di produzione e mercato, a livello nazionale ed internazionale, nel passaggio dalla campagna di commercializzazione 2022-2023, che si concluderà il prossimo 30 giugno, a quella 2023-2024.
“Come lo scorso anno – si legge nel documento – la grave situazione di guerra in Ucraina, determinata dal conflitto con la Federazione Russa, pone seri interrogativi anche sulla catena di approvvigionamento di cereali e sugli andamenti dei mercati, in un contesto di aumento dei costi dei fattori di produzione. Molte preoccupazioni si manifestano riguardo la capacità di garantire, soprattutto in alcune aree deboli del mondo, l’adeguato approvvigionamento di cereali a scopo alimentare”.
La campagna 2023-2024 per il frumento si annuncia con una disponibilità leggermente inferiore a quella della campagna precedente (-1,1%), frutto di una diminuzione delle rese e della produzione (-2,5%), solo in parte compensata dal livello positivo degli stock iniziali (+3,1%). La produzione dimais è stimata, invece, in aumento del 5,6% rispetto all’anno precedente, seconda solo al record di due anni fa. Con un clima migliore, si prevede un miglioramento delle rese medie, soprattutto in Argentina e nell’UE.
La produzione mondiale di orzo per la campagna 2023-2024 è stimata dall’International Grains Council in 145,7 milioni di tonnellate, -5,2% rispetto alla campagna precedente 2022- 2023. Forte il calo previsto in Ucraina. Nell’EU27 è previsto un lieve calo della produzione nella campagna 2023-2024 che si attesterebbe a 50,9 milioni di tonnellate (-0,9%).
Per il frumento duro la campagna 2023-2024 segna, nelle previsioni IGC, un leggero calo (pari a -0,9%), attestandosi a 32,4 milioni di tonnellate, con le riduzioni dovute alla siccità in Tunisia e Algeria.
Nella campagna 2023-2024, la produzione italiana di grano duro è stimata in crescita (+8,1%) dall’IGC, a fronte di una tenuta delle superfici delle aree seminate. Secondo il CREA, la produzione italiana dovrebbe attestarsi quest’anno sopra i 4 milioni di tonnellate, con un incremento di circa il 12% rispetto alla campagna precedente, dovuto a rese produttive più alte.
Secondo le previsioni USDA (Rice Outlook, 16 maggio 2022), la produzione mondiale di riso nel 2023-24 aumenterà di 12 milioni di tonnellate rispetto all’anno precedente, raggiungendo un nuovo record di 521 milioni di tonnellate (base lavorata).