Piglio, Denigrata la testimonianza storica-architettonica-culturale della trifora
I paesi, hanno l’importante compito di custodire l’enorme ricchezza storica, culturale ed architettonica che possiedono, e le amministrazioni comunali hanno il dovere di rendere fruibili i loro centri storici valorizzando l’enorme potenziale attraverso non solo iniziative e manifestazioni culturali e turistiche , ma semplicemente tutelando e proteggendo l’integrità delle loro bellezze artistiche ed architettoniche. Purtroppo anche in questo caso, a Piglio l’Amministrazione Comunale del Sindaco Mario Felli continua a “navigare a vista” incurante di valorizzare e tutelare la storia artistica di Piglio. Nella storia del paese un punto centrale lo occupa il Castello sito in pieno centro storico, che si sviluppa in una parte superiore ed inferiore. Il Castello inferiore rappresenta l’ingresso al paese ed è costituito da un grande arco, “l’arco della Fontana”, che si apre nella parte inferiore del Castello, con, alla sua destra, una bellissima trifora tardo- romanica, una fila di archetti ciechi, in alto. La trifora rappresenta un tipo di finestra caratterizzata dalla suddivisione del vano in tre luci minori, è elemento esistente già nell’architettura classica, ma frequente soprattutto a partire dal medioevo. Da sempre rappresenta una delle attrazione artistiche di Piglio, un simbolo del paese, che è stato spesso usato come sfondo di foto ricordo, per chi giungeva a Piglio in visita. Oggi per valorizzare di più questa splendida testimonianza storica di Piglio, l’Amministrazione Felli, ed evidentemente con il placet del delegato alla cultura Maria Grazia Borgia, ha permesso un vero “sfregio” alla cultura, consentendo di far sovrapporre sulla trifora fili di corrente. E’ chiaro ormai da anni, che non esiste una programmazione chiara di ciò che quest’Amministrazione vuole fare per Piglio, si comprende solamente che è totalmente disinteressata alla tutela, valorizzazione e promozione del paese, il caso di dire “come distruggere un paese e vivere sereni”. “Noi passiamo qui davanti ogni giorno –affermano alcuni residenti- ed ogni volta guardando la trifora ci domandiamo: “qual è il senso di far passare quei fili proprio li? Qual è il gusto di sfregiare la storia di Piglio? Inoltre qual è il motivo per installare quei fari osceni sotto l’arco? Facciamo appello sperando che intervenga al consigliere Maria Grazia Borgia, nella quale si confidava in quel gap, che avrebbe dovuto dare uno slancio culturale a questo paese, ma sembra che anche lei sia stata fagocitata dall’incapacità di quest’Amministrazione. Magari in questo caso potrebbe dimostrare di tenerci un po’ a questo paese rimuovendo quel filo. Intanto i pochi visitatori che giungono a Piglio ci considerano degli incivili”. Come sempre invitiamo il Sindaco Mario Felli, ed in questo caso il consigliere Maria Grazia Borgia, ad intervenire, sperando che rompano questo loro assordante silenzio, al fine di dare le doverose risposte ai cittadini di Piglio.