Ampliamento e messa in sicurezza dei marciapiedi, 200 nuovi parapedonali, nuovo asfalto, riqualificazione del sottovia
Messa in sicurezza per pedoni e automobilisti, riqualificazione del sottovia ferroviario e della piattaforma stradale sono al centro dell’intervento integrato in via di Portonaccio dove, questa mattina, il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha effettuato un sopralluogo. Presenti l’assessore ai Lavori pubblici di Roma Capitale Ornella Segnalini, il Responsabile Struttura Giubileo 2025 di Anas Alessandro Malizia, i presidenti dei Municipi IV e V, Massimiliano Umberti e Mauro Caliste, e una rappresentanza di Rfi.
In particolare, i lavori hanno riguardato – nella prima fase – l’allargamento dei marciapiedi e la loro messa in sicurezza a cura del Dipartimento Csimu di Roma Capitale, che ha fatto anche da coordinamento, mentre in questa fase Rfi sta procedendo alla riqualificazione del sottovia ferroviario e Anas sta svolgendo i lavori notturni di rifacimento dell’asfalto. Il costo complessivo dell’intervento è di 1 milione e 530mila euro.
L’intervento era atteso da anni, via di Portonaccio è l’unico collegamento pedonale tra i quartieri di Casal Bertone e Largo Preneste, ed è l’unico percorso esistente che permette ai residenti del quadrante di raggiungere i collegamenti pubblici sul ferro rappresentati dal tram su via Prenestina e dal treno regionale alla stazione della FL 2 Roma Prenestina. È inoltre l’unico percorso pedonale di accesso al parco pubblico “parco delle Energie” nell’area ex SNIA.
Le lavorazioni
Il Csimu ha svolto lavori di allargamento a circa 2 metri dei marciapiedi, situati all’interno del sottovia ferroviario e la loro protezione con 200 parapedonali a salvaguardia del passaggio dei pedoni tra Largo Preneste e via di Casal Bertone, ma anche per contrastare la sosta selvaggia. Sono state revisionate e sistemate le caditoie, per il corretto deflusso delle piogge. La progettazione della messa in sicurezza dei marciapiedi è stata effettuata dal Dipartimento Mobilità. Tutte le lavorazioni sono state eseguite in coordinamento con le attività programmate per i sottoservizi (infrastruttura telefonica, idrica e di elettricità). L’intervento ha previsto anche lo spostamento dei sistemi di raccolta delle acque piovane e la realizzazione, al posto dei new jersey attuali, di un cordolo per la divisione delle careggiate al di fuori del sottopasso, per una migliore sicurezza anche degli automobilisti. L’intervento è concluso e ha avuto un costo di circa 250.000 euro di fondi del Campidoglio.
L’intervento di Anas comprende la riqualificazione profonda dell’intera piattaforma stradale con asfalto modificato HARD sia per lo strato di binder che per lo strato di usura, oltre al rifacimento della segnaletica stradale orizzontale con particolare attenzione agli attraversamenti pedonali per cui è stato impiegato un materiale colato plastico che garantisce maggiore visibilità e durabilità dell’attraversamento. Il tratto di intervento si estende da largo Preneste sino al civico 23 (nei pressi della rimessa ATAC) in entrambe le direzioni di marcia per circa 1,5 km. Ad oggi le lavorazioni sono complete all’80%. Risultano concluse nella direzione di marcia che va la L.go Preneste al civico 23, mentre sono in completamento nella direzione di marcia opposta – mancano circa 500 metri lineari dall’intersezione con via dello Scalo Prenestino all’intersezione con Via Latino Silvio, salvo tratti di segnaletica orizzontale da completare. Il totale delle lavorazioni su via di Portonaccio è di circa 1 milione di euro di fondi giubilari.
Rfi si sta occupando del restauro del sottopasso ferroviario di cui ha competenza per la manutenzione. Sono state risanate e ritinteggiate le spalle del sottopasso, posizionati nuovi coprigiunti a garanzia della loro protezione e ripuliti gli apparecchi illuminanti del sottopasso ferroviario. Sempre Rfi effettuerà l’intervento di pulizia e bonifica della vegetazione incolta presente sui rilevati ferroviari a ridosso del sottovia da eseguire una volta completati i lavori di pulizia del sottopasso stesso. Il valore dell’investimento è di 280mila euro a carico di Rfi.