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Inaugurazione del nuovo ponte di Comunacque

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Trevi Nel Lazio, Foppoli: “Un’opera fondamentale , in una delle località di elevato pregio storico, culturale e naturalistico del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini”

E’ prevista per venerdì prossimo, (6 ottobre), presso località Comunacque a Trevi nel Lazio, l’inaugurazione del nuovo ponte (nella foto), ideato e realizzato grazie ad un finanziamento della Regione Lazio. In tale occasione sarà presente l’Assessore regionale al Bilancio, Programmazione Economica, Agricoltura e Sovranità Alimentare, Caccia e Pesca, Parchi e Foreste, On. Giancarlo Righini, assieme ai sindaci e alle autorità del territorio. Nel marzo del 2018 il ponte crollò in parte a causa dei persistenti fenomeni atmosferici, determinandone inevitabilmente la chiusura al pubblico. L’iter procedurale oltre alle due Amministrazioni Comunali di Jenne e Trevi Nel Lazio, ha visto il coinvolgimento dell’Ente Parco e del Sovrintendente ai Beni Paesaggistici del Comune di Roma dott.Occhetti,  che effettuò nel maggio successivo un sopralluogo per verificare la situazione del Ponte dando disposizione di abbattere ciò che restava del ponte crollato, in quanto non era  antico e non aveva alcuna rilevanza storica.  La burocrazia ed il periodo della pandemia, hanno necessariamente rallentato i tempi, per il ripristino dell’importante accesso per ammirare la splendida area della cascata di Comunacque all’interno del Parco dei Monti Simbruini. Per il raggiungimento di tale obiettivo, viene espresso un plauso, all’attenta e costante attività di coordinamento da parte dell’Ente Parco dei Monti Simbruini ,che è riuscito ad ottenere due importanti finanziamenti per il rifacimento del ponte sul Simbrivio in località Comunacque. “Sono particolarmente soddisfatto di questa inaugurazione – dice il Commissario Straordinario del Parco, Alberto Foppoli – perché finiscono in questo modo i disagi per i visitatori e per i residenti, recuperando, con quest’opera, una delle località di elevato pregio storico, culturale e naturalistico del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini. Colgo infine l’occasione per ringraziare i  dipendenti del Parco e quanti sono stati impegnati in questo progetto in tutte le fasi dell’esecuzione dei lavori”.