E c’è chi lo ribattezza “ministro della sovranità ferroviaria”
ROMA – Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha fatto fermare all’altezza di Ciampino un treno Frecciarossa della linea ad Alta Velocità Torino-Salerno su cui viaggiava. Lo riporta Il Fatto Quotidiano, che cita fonti informali. Il motivo? Un guasto sulla tratta Roma-Napoli aveva funestato la giornata ferroviaria, motivo per cui il ritardo accumulato avrebbe spinto il ministro a scendere a Ciampino per poi proseguire in macchina, verso Napoli e quindi Caivano, dove era atteso. Le opposizioni, dal Pd a Italia Viva e al M5s si indignano. A difendere il ministro dell’Agricoltura è il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, che in una nota conferma l’accaduto.
FOTI DIFENDE LOLLOBRIGIDA: “LA SUA ASSENZA A CAIVANO SAREBBE STATA UN DANNO PER LO STATO”
“Oggi dal solito quotidiano, con la schiera al seguito di alcuni parlamentari della sinistra, arriva l’ultimo attacco spuntato contro il ministro Lollobrigida. La sua colpa sarebbe quella di essere sceso, a causa di un grave ritardo, dal treno Frecciarossa e senza recare alcun disagio ai passeggeri, pur di presenziare a un evento importante come l’inaugurazione del parco urbano a Caivano – le parole di Foti-. È lampante che l’assenza di un ministro ad un’iniziativa come quella di ieri che sancisce, grazie anche al governo Meloni, la rivincita dei cittadini contro la criminalità, sarebbe stato un vero e proprio danno all’immagine dello Stato. Se la colpa di Lollobrigida è quella di voler esser presente a tutti i costi a Caivano, di aver voluto usare un mezzo pubblico e di aver trovato prontamente un’alternativa per raggiungere il luogo, è evidente che certi sciacalli non sappiano più a cosa aggrapparsi. E fa davvero sorridere la richiesta di dimissioni da parte di Renzi, che arriva proprio da colui il quale si fece fare ‘l’air force Renzi’ tutto per lui. Solidarietà al ministro Lollobrigida”.
RENZI: “SE VERO STOP TRENO, CHIEDEREMO LE DIMISSIONI DI LOLLOBRIGIDA“
“Se il Ministro Lollobrigida ha davvero fermato un treno Alta Velocità in una stazione sul percorso Roma Napoli ed è sceso proseguendo poi in macchina siamo in presenza di un abuso di potere senza precedenti. I ministri possono usare i mezzi dello Stato ma non possono fermare i treni di tutti i cittadini. Se la notizia sarà confermata chiederemo in Aula le dimissioni di Lollobrigida“, scrive su X il leader Iv Matteo Renzi.
FOTI A RENZI: LOLLOBRIGIDA SU TRENO PUBBLICO NON SU AEREO DA 150 MLN
“Matteo Renzi si deve semplicemente vergognare per gli attacchi al ministro Lollobrigida – replica Toti al leader di Italia Viva-. Nella giornata di ieri il ministro dell’Agricoltura non si recava certo a una conferenza – dietro lauto compenso – organizzata dai principi sauditi per definire come nuovo Rinascimento le condizioni di un Paese in cui vengono violati i diritti civili. Il ministro Lollobrigida, invece, andava a Caivano per inaugurare un giardino simbolo del riscatto di una popolazione dalla criminalità e ci andava con un mezzo pubblico come il treno Frecciarossa. Peraltro, come comunicato da Trenitalia, la fermata a Ciampino non ha comportato ulteriore ritardo per i viaggiatori, né ripercussioni sulla circolazione, né costi aggiuntivi per l’azienda. Lollobrigida, dunque, è andato a Caivano non certo con un aereo come l’Air Force Renzi che è costato la bellezza di 150 milioni di euro, soldi che potevano essere spesi per la sanità e per altre esigenze fondamentali, secondo l’attuale retorica renziana. Dal suo partito hanno avuto perfino il coraggio di sostenere che quell’aeroplano simbolo di una megalomania sfrenata venga usato dall’attuale presidente Meloni, quando l’Air Force Renzi rimane nell’hangar da 5 anni a fare la muffa”.
CIOCCHETTI: NESSUN RITARDO PER LA FERMATA DI LOLLOBRIGIDA, POLEMICA ASSURDA
Gli fa eco Luciano Ciocchetti: “Per Trenitalia la fermata a Ciampino per far scendere il ministro Lollobrigida non ha comportato ulteriore ritardo per i viaggiatori, né ripercussioni sulla circolazione, né costi aggiuntivi per l’azienda. Questo basta per mettere una pietra tombale su una polemica assurda”. Lo dichiara il deputato di Fdi.
CONTE: “LOLLOBRIGIDA? STOP FRECCIAROSSA SEGNALE DEVASTANTE POLITICA“
Sulla fermata ad hoc di un Frecciarossa nel tratto Roma-Napoli “non c’è stata una smentita del ministro Lollobrigida. Ci riuniremo e faremo tutte le valutazioni del caso. Di sicuro rappresenta un segnale devastante della politica nei confronti dei cittadini”. Così il presidente M5s Giuseppe Conte, rispondendo alle domande dei cronisti in conferenza stampa sulle proposte alternative del Movimento alla manovra. “In un momento così difficile è stato utilizzato un mezzo di trasporto a servizio dei cittadini come privilegio del singolo. Non so se questa cosa sia stata mai fatta da un ministro della prima Repubblica”, conclude.
CALENDA: “LOLLOBRIGIDA ALMENO CHIEDA SCUSA“
“Non è una cosa accettabile. Dimostra una concezione sbagliata dell’uso del potere pubblico e mostra scarso senso della dignità rispetto al ruolo ricoperto. Che almeno si scusi”. Lo scrive sui social il leader di Azione Carlo Calenda.
CASU (PD): “LOLLOBRIGIDA USA TRENI COME AUTO BLU”
“Il ministro Lollobrigida non può trasformare i treni italiani nella sua auto blu. La fermata straordinaria imposta da Lollobrigida a Ciampino, come si apprende oggi dalla stampa, è un atto di un’arroganza ingiustificabile, uno schiaffo in faccia a tutti i cittadini e le cittadine che erano sul suo stesso treno, già in ritardo, e a tutte le persone che fronteggiano ogni giorno i disservizi causati dalla mancanza di finanziamenti nei trasporti da parte del governo Meloni di cui fa parte. Presenteremo immediatamente un’interrogazione in Parlamento per fare subito piena luce su questa brutta storia”. Così il deputato dem Andrea Casu, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera.
FURORE (M5S): “LOLLOBRIGIDA BARZELLETTA CHE NON FA RIDERE”
“Un treno è in ritardo e il Ministro Francesco Lollobrigida lo fa fermare per salire assieme al suo staff su un’auto blu per non perdere l’opportunità di tagliare un nastro a un evento. Il cognato di Giorgia Meloni, paracadutato in un posto di governo, è una barzelletta che non fa ridere. A tutti i passeggeri che si trovavano sullo stesso Frecciarossa in cui viaggiava Lollobrigida rivolgiamo la nostra solidarietà: non essere imparentati con la Presidente del Consiglio significa sopportare in silenzio i soprusi di chi utilizza un mezzo pubblico come fosse il suo taxi privato”, così in una nota Mario Furore, europarlamentare del Movimento 5 stelle.
MAGI: “LOLLOBRIGIDA MINISTRO SOVRANITÀ FERROVIARIA? SPIEGHI IN AULA“
“Dalla sovranità alimentare per l’Italia alla sovranità ferroviaria per se stesso. Se risultasse vera la notizia che Lollobrigida ha fatto fermare un treno, non dovrebbe attendere oltre e correre in Parlamento a spiegare. I cittadini, già vessati da un sistema di trasporti nazionale penoso, devono anche subire l’umiliazione di un ulteriore ritardo per le esigenze di un ministro. Il vero problema, è che questa classe politica oggi al governo non si sente amministratore pro tempore del Paese ma padrone dell’Italia, tanto da sentirsi in diritto di bloccare i treni”. Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it